Da Higuain a Chiesa: Juve, rivoluzione attacco

Con l'eventuale cessione del Pipita e di Mandzukic, oltre all'arrivo di Lukaku servirebbe un'altra punta: il viola o Icardi
Da Higuain a Chiesa: Juve, rivoluzione attacco

Tutto dipende da Paulo Dybala. La potenziale conferma dello status quo (nel caso in cui l’argentino continuasse a rifiutare i corteggiamenti del Manchester United) oppure una rivoluzione massiccia, quasi totale. Al netto, ovviamente, della conferma di sua intoccabilità Cristiano Ronaldo.

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Effetto a catena numero 1: la Joya potrebbe infatti portarsi appresso, in Premier League, anche Mario Mandzukic. Individuato dai Red Devils quale sostituto di Lukaku e già ora oggetto di trattative tra dirigenti. Posto che di altre offerte non ne sono arrivate, l’indice di gradimento del croato per la nuova eventuale avventura è piuttosto alto.

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Effetto a catena numero 2: l’arrivo a Torino di Lukaku (contestuale appunto alla partenza di Dybala: o si fa lo scambio, oppure non se ne fa nulla) finirebbe giocoforza per spazzare via le residue - siapure non si sa quanto effettivamente convinte - speranze del Pipita di convincere i dirigenti bianconeri a puntare ancora su di lui.

A quel punto, a fronte della prospettiva di vivere una stagione intera da fuori progetto, l’ex Napoli guarderebbe alla possibilità di accettare l’offerta giunta dalla Roma con ben altro interesse rispetto a quello (nullo) dimostrato fino ad ora.


Effetto a catena numero tre: senza più Dybala (allo United), senza più Mandzukic (allo United anche lui), senza più Higuain (alla Roma) e con Moise Kean già ceduto all’Everton (oggi visite mediche e firme), il direttore generale Fabio Paratici si troverebbe nella condizione di voler/dover acquistare un nuovo centravanti da mettere a disposizione di Maurizio Sarri insieme con Ronaldo, Lukaku, Bernardeschi e Douglas Costa

(posto che questi ultimi due vanno annoverati nella categoria “attaccanti”, appunto, con i distinguo del caso: ok nel tridente del 4-3-3 ma già in un 4-3-1-2 farebbero ben più fatica a trovare collocazione, soprattutto il brasiliano).

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E dunque ecco spiegato come il destino di Paulo Dybala potrebbe andare ad influire in maniera sostanziale anche su quello di Mauro Icardi o Federico Chiesa, due giocatori di diversa tipologia e che stanno vivendo situazioni opposte (uno ai margini e dichiaratamente messo in vendita; l’altro reiteratamente blindato) ma che destano in ugual maniera l’interesse dei dirigenti bianconeri i quali hanno sì scelto di stare ai margini e non esporsi ma che a fronte di novità potrebbero scegliere di fare mosse decise e uscire allo scoperto. 

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Tutto dipende da Paulo Dybala. La potenziale conferma dello status quo (nel caso in cui l’argentino continuasse a rifiutare i corteggiamenti del Manchester United) oppure una rivoluzione massiccia, quasi totale. Al netto, ovviamente, della conferma di sua intoccabilità Cristiano Ronaldo.

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