© AFPSMILANO - Il Milan è sempre in pressione su Angel Correa. Dopo il gran movimento che c’è stato tra fine luglio e i primi di agosto, la trattativa si è momentaneamente fermata sulla distanza che permane tra la richiesta dell’Atletico Madrid e la proposta rossonera: 55 milioni contro 45, onnicomprensivi di bonus. Il giocatore, il suo, lo ha fatto chiedendo di essere ceduto e ha anche trovato l’accordo con il direttore tecnico Paolo Maldini per un contratto di cinque anni da 3,5 milioni a stagione. I Colchoneros, che probabilmente hanno abbandonato la pista che porta a James Rodriguez, hanno concentrato le loro attenzioni su Rodrigo del Valencia. Ma per prenderlo devono fare cassa e Correa è uno dei sacrificabili. Ma il giocatore, che ha già detto di no al Monaco (che aveva messo sul piatto i 55 milioni richiesti dall’Atletico), vuole il Milan ed è per questo che in via Aldo Rossi contano a sbloccare le contrattazioni dopo Ferragosto, per provare a chiudere - alle proprie condizioni - un acquisto decisamente importante, al quale dovrebbe seguire una cessione per mettere a posto quel sottile equilibrio economico-finanziario che permetterà al club di coprire il primo anno di ammortamento di tutti gli acquisti fatti.
Va da sé che il nuovo spiraglio che si è creato per Correa, abbia gettato nuova acqua sulla fiamma della pista che poteva portare a Bruno Fernandes. Il portoghese dello Sporting era stato proposto al Milan dai suoi agenti, ma la valutazione monstre fatta dal suo club, ovvero almeno 70 milioni, avevano reso vani i contatti con Maldini. Che poi, nei prossimi giorni, si possa creare un asse con lo Sporting per André Silva, con la regia di Jorge Mendes, questo non è da escludere a priori anche perché l’eventuale acquisto di Correa creerebbe un overbooking nel reparto offensivo. E qui si torna sempre al discorso delle cessioni, che il Milan vuole effettuare ai suoi prezzi.