Inter, dopo il no di Dzeko piace Llorente. Su Sanchez voci di accordo

L'ex Tottenham, adesso svincolato, ha già lavorato con Conte e con Marotta. Il Manchester United accetterebbe di pagare una parte dell'ingaggio del cileno
Inter, dopo il no di Dzeko piace Llorente. Su Sanchez voci di accordo© www.imagephotoagency.it

MILANO - All’indomani del rinnovo di Dzeko con la Roma, che dimezza la coppia d’attacco dei sogni di Conte, l’Inter preferisce non azzardare mosse improvvise. Il club nerazzurro sa di aver perso un obiettivo inseguito a lungo. Ma non si dispera. Ha deciso di non cedere al gioco al rialzo della Roma proseguito nel corso dell’estate. E pensa che il club giallorosso non abbia fatto un grande affare a prolungare con il bosniaco privandosi di fatto dell’opportunità di monetizzare con la sua cessione. Adesso l’Inter preferisce aspettare per vedere le mosse delle dirette concorrenti. Uscita dal gioco la Roma, restano in campo per il valzer degli attaccanti Juventus e Napoli.

 

Anche De Laurentiis è interessato al centravanti che, già da qualche settimana, era stato individuato dall’Inter come possibile alternativa in caso di intoppi nell’inseguimento a Dzeko: Fernando Llorente, 34 anni (uno in più di Dzeko), svincolato dopo essere arrivato a fine contratto con il Tottenham. Lo spagnolo ha disputato una buona seconda parte di Champions con gli inglesi quando ha sostituito l’infortunato Kane. E conosce molto bene Conte: con l’attuale allenatore dell’Inter ha conquistato lo scudetto 2013-14 con la maglia della Juventus. Bis nel 2014-15 con Allegri sulla panchina bianconera. In attesa di capire che accadrà con Llorente, l’Inter continua a guardarsi attorno e ci sono altri due nomi per la volata finale degli attaccanti in questa sessione estiva. Rebic obbligherebbe a una spesa di 40 milioni: questa è la valutazione dell’Eintracht Francoforte per la punta croata. Decisamente superiore alla cifra che i nerazzurri non hanno voluto investire per Dzeko. Più concreta la pista che invece porta ad Alexis Sanchez: vero che ha un ingaggio elevatissimo al Manchester United, 14 milioni di euro netti, proibitivo per le casse dell’Inter che ha già aumentato il suo monte stipendi con gli arrivi di Conte e Lukaku. Ma già in occasione di un sondaggio con la Juve, settimane fa, si era capito che gli inglesi, pur di liberarsene, erano comunque disposti a pagare una parte importante dello stipendio.

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