Milan, contro l'Udinese 63 milioni in panchina

Giampaolo alla prima di campionato preferisce affidarsi a quei giocatori che hanno avuto il tempo di assimilare il suo sistema di gioco
Milan, contro l'Udinese 63 milioni in panchina© www.imagephotoagency.it

MILANO - Si avvicina l’inizio del campionato, ma domani pomeriggio a Udine, ci sarà un Milan senza facce nuove nell’undici titolare. Già, paradossale a dirsi ma è quanto di più concreto sta emergendo da Milanello. Con Theo Hernandez out per infortunio, tutti gli altri volti nuovi che sono arrivati nel corso di questa sessione di mercato, faranno passerella in panchina, in attesa di essere chiamati in causa. Tra Duarte, Bennacer, Krunic e Rafael Leao, sono ben 63 i milioni investiti questa estate dalla società rossonera che guarderanno il “vecchio” Milan iniziare la gara alla Dacia Arena. Scelte che rispecchiano il credo tecnico-tattico di Marco Giampaolo che, già nel post partita di Cesena-Milan, aveva affermato: "Quelli che hanno giocato dall’inizio ora danno più garanzie perché hanno giocato più tempo insieme. Ci vuole tempo, ma questo non ci spaventa". Ma il tempo, almeno per l’esordio in gare ufficiali, è quasi finito e Giampaolo non ha avuto ancora la possibilità effettiva di poter integrare sia i nuovi acquisti sia quei giocatori che sono arrivati a preparazione inoltrata nel suo sistema di gioco che richiede equilibri sottili e complicati da assimilare in poche sedute di allenamento. L’unica eccezione potrà esser fatta per il problema a Biglia che porterà a un ballottaggio tra Kessie e Paquetà per una maglia da titolare in mezzo al campo.



Giusto, di conseguenza, affidarsi a chi ha potuto lavorare maggiormente con Giampaolo nel corso dell’intera estate. Theo Hernandez, tra i nuovi acquisti, era quello più avanti di tutti nell’inserimento, ma il ko della sua caviglia contro il Bayern Monaco ne ha fermato la crescita dentro il nuovo sistema operativo rossonero. Gli altri arrivati, invece, hanno avuto pochi allenamenti per mettersi in mostra e per diventare pezzi dell’ingranaggio. Questa situazione era parecchio temuta da Giampaolo che avrebbe preferito che il Milan arrivasse con la rosa definitiva già in questa settimana. Ma il mercato rimarrà aperto fino al 2 settembre, con la possibilità che sia in entrata sia in uscita si verifichino dei movimenti. Certo è che sarà una cosa anormale non vedere nemmeno uno dei cinque acquisti in campo dal primo minuto. Ma il loro livello di preparazione non è ancora tale da poter essere buttati dentro. Probabilmente il Milan rappresenterà un unicum o quasi sotto questo aspetto, perché quasi tutte le formazioni della nostra Serie A presenteranno almeno un volto nuovo titolare nei rispettivi undici di partenza.

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