Chiesa, di nuovo la Juve contro

Sabato i bianconeri giocheranno a Firenze: non è una partita qualsiasi per il talento viola. Commisso resiste, ma a giugno la pista si può riaprire
14/9 Fiorentina-Juventus© www.imagephotoagency.it

FIRENZE - Dicono che il ragazzo stia vivendo un momento particolarmente delicato della sua vita. Dicono, anzi, che è meglio non pensi a ciò che si sarebbe potuto verificare, dopo che il destino - dal nome Rocco e dal cognome Commisso - ha pensato di andare contro le aspirazioni di un 21enne pronto al salto in un top club. Dicono, inoltre, che non sia finita qui, che la stagione appena cominciata sarà una sorta di trampolino bis dal quale Federico Chiesa s’era tuffato mesi addietro, quando il futuro gli sembrava chiaro, trasparente, di più: bicolore. E il fatto che l’Inter resti alla finestra per il fantasista della Fiorentina, con vista su giugno 2020 quale traguardo temporale da tagliare con un nuovo acquisto sotto braccio, aggiunge altro pepe a un affare già piccante di suo. Succede che l’attaccante abbia giocato titolare ieri in Finlandia con la Nazionale, come accaduto in Armenia e come accadrà chissà quante altre volte ancora, fermo restando che l’avvio di stagione, condizionato dall’Europeo Under 21 di giugno che ha ritardato la ripresa dei lavori, non è stato eccezionale. Le elettrostimolazioni del ct Roberto Mancini serviranno eccome al talento, che le cronache segnalano sempre più indirizzato verso una prospettiva bianconera. E sabato si fa sul serio con Fiorentina-Juve...

Chissà se il cuore di Federico, amico dell’altro Federico (Bernardeschi che Torino l’ha abbracciata due anni fa con somma soddisfazione), ha cominciato a tremare il 20 agosto 2016 quando debuttò in serie A allo Stadium nel primo giorno di follie juventine per Gonzalo Higuain. Rimane un fatto acclarato: il trasferimento alla Juve era stato considerato come la naturale conclusione di un corteggiamento insistente da parte dei campioni d’Italia che nei tempi giusti avevano mosso intermediari di fiducia, pronti a convincere Chiesa e papà Enrico sulla bontà del cambio di maglia. Non se n’è fatto nulla, patron Commisso ha mantenuto la promessa, il fanciullo giocherà ancora per un anno con i viola, ma quali saranno i prossimi passi?

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