© www.imagephotoagency.itMILANO - Paolo Maldini si è confessato ai microfoni di Skysport parlando a tutto tondo sull'universo Milan. Faranno parlare, però, le dichiarazioni su Zlatan Ibrahimovic, in scadenza con i Los Angeles Galaxy ed oggetto del desiderio della maggior parte dei top club di Serie A. "Potrebbe essere un sogno, sposta tante cose, secondo me in cuor suo c'è il pensiero di non essere più l'Ibra di un tempo. Quando Ancelotti in un derby mi mise in panchina capii che non avrei potuto accettare un'annata tra campo e panchina, non faceva per me. Il pensiero che Ibrahimovic possa accettare tutto questo è strano."
Il pensiero sulla squadra
"La squadra rispetto allo scorso anno è migliorata tanto. Non dimentichiamoci da dove veniamo. Negli ultimi anni il Milan ha fatto ottavo e decimo posto. Solo la scorsa stagione è andata meglio. Tornare qui è stata una scelta di cuore e non lo avrei fatto da nessuna altra parte. Le cose sono due, o resto a vita o finisco qui." Successivamente l'ex capitano rossonero si è espresso anche sulla situazione finanziaria in cui versa il club: "Abbiamo ereditato un passivo di 125 milioni facendo un mercato a costo zero. Il cammino è difficile anche perchè abbiamo preso delle multe riguardanti le vecchie gestioni."
Piatek e il saluto militare di Calhanoglu
"Il polacco è un giocatore forte. Dovrebbe migliorare nel gioco collettivo ma il suo pensiero deve essere quello di fare gol." Sul turco: "Monitoriamo la situazione del saluto militare ma non vogliamo sapere il perchè del gesto, quelle sono cose legate alla persona e alla famiglia. Al Milan vogliamo che le questioni politiche stiano fuori."