Mbappé-Juve: l’ostacolo non è la valutazione

Più dei 380 milioni è il presidente del Psg il problema
Mbappé-Juve: l’ostacolo non è la valutazione© AFPS

TORINO - Pensare all’acquisto di Kylian Mbappé, come ha suggerito Michel Platini nell’intervista a Tuttosport, non è un’eresia: certo, si tratterebbe per la Juventus, ma come per qualsiasi altro big club, di un grosso esborso economico perché l’attaccante francese ha un costo - tra prezzo del cartellino, intorno ai 180 milioni (tanto lo ha pagato il Psg al Monaco) e ingaggio da 20 milioni l’anno moltiplicati per cinque stagioni di contratto - di 380 milioni. Paradossalmente però il problema non è di carattere economico, in quanto sia il presidente Andrea Agnelli sia il suo vice Pavel Nedved hanno sostenuto di pensare a un altro colpo alla Cristiano Ronaldo, ma sotto i 25 anni, e quindi hanno messo in preventivo le tante risorse necessarie al colpaccio, piuttosto l’ostacolo da superare potrebbe essere il presidente del Psg Nasser Al-Khelaifi: convincere lo sceicco qatariota a cedere l’asso francese è una vera impresa per il semplice motivo che l’imprenditore non ha bisogno di soldi e non è solito fare sconti. Con un patrimonio familiare stimato in 60 miliardi di dollari (all’incirca 54 miliardi di euro), Nasser Al-Khelaifi è presidente del fondo Qatar Sports Investments, che fa a capo al fondo sovrano Qatar Investment Authority, proprietario del Psg e di quote, tra l’altro, di Disney, Volkswagen, Siemens, Virgin, Barclays, Sainsbury’s, Harrods, The Shard, Heathrow Airport e Royal Dutch Shell. Lo sceicco è talmente ricco, e il club parigino gode di ingentissime sponsorizzazioni, che non deve cedere qualche suo campione per comprarne altri: lo si è visto nell’estate 2017 quando ha acquistato nell’arco di un mese Neymar (pagando la clausola rescissoria di 222 milioni al Barcellona) e Mbappé (preso in prestito ma con l’accordo di 180 milioni da versare al Monaco).

 

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