TORINO - Non è più giovanissimo - il 9 agosto ha compiuto 31 anni - eppure sul taccuino della Juventus il suo profilo figura da un pezzo. E poi se qualcuno avesse dubbi sul fatto che sia ancora determinante potrebbe chiedere informazioni a Douglas Costa: brasiliani entrambi, già compagni di squadra per due stagioni e mezza ai tempi dello Shakhtar Donetsk. Il suo nome è Willian Borges da Silva Quartarone (chiaro appellativo, l’ultimo, legato a sfuocate ascendenze siciliane), ma per tutti è Willian. Professione: apriscatole, soprattutto delle difese più serrate. I bianconeri lo incrociarono per due volte nell’autunno 2012, a quel tempo Angelo Alessio e Massimo Carrera supportavano Antonio Conte, però nel corso degli anni la Juve s’è ripetutamente informata sul conto del fantasista poi passato all’Anzhi e quindi al Chelsea per 35 milioni e spiccioli. E non c’è bisogno che Fabio Paratici prenda appunti su un ideale pizzino: conosce alla perfezione un giocatore che dall’estate 2013 a oggi ha dato spettacolo con la maglia dei Blues. Eppure dopo il prolungamento siglato nel luglio 2016 - nuova scadenza 2020 - il contratto è rimasto immacolato. E il fatto che che Willian possa liberarsi gratis in estate ha nuovamente stuzzicato le fantasie della squadra mercato bianconera, da anni abituata ad accaparrarsi i top del mercato degli svincolati, da Andrea Pirlo ad Aaron Ramsey. La missione “nuovo parametro zero”, insomma, è già in corso.