Genoa sempre più nel caos: per la panchina sale Nicola

GENOVA - Due giorni di riflessione per Enrico Preziosi. Dal deciso rifiuto di Ballardini, a una risposta piena di dubbi di Andreazzoli che ha fatto notare di aver perso buona parte del suo staff tecnico nel frattempo emigrato all'Empoli. Tanti nomi in ballo e un tecnico di fatto ancora non esonerato, almeno non ufficialmente, tanto che a parole dovrebbe già aver ricevuto l'addio. Da oggi però le cose potrebbero cambiare e non poco in casa rossoblù. Con Davide Nicola primo della lista tra i papabili. Una scelta che Preziosi vuole comunque ponderare con tutta calma, grazie alla sosta e al fatto che il mercato inizierà a gennaio oltre al fatto che la ripresa contro il Sassuolo è fissata per il 5 gennaio prossimo. In ballo in ogni caso sono rimasti in pochi e oltre a Nicola però c'è sempre Diego Lopez che dopo la fuga di notizie di sabato 21 dicembre, quando dall'Uruguay via twitter era stata annunciata persino la sua presentazione proprio per oggi al Signorini, non ha più espresso pensiero sui social se non gli auguri di Natale con la famiglia.

Lopez peraltro è legato a doppio filo con il neo ds Marroccu, annunciato in carica dalla società ormai da tempo ma che non si è ancora presentato a tifosi e media, che al contrario avrebbe iniziato la sua avventura con un forte attrito nei confronti di colui che sino a ieri sera tardi era ancora l'allenatore del Genoa e cioè Thiago Motta. Di fatto una situazione intricata con la squadra ultima in classifica e un mercato di gennaio da sfruttare al meglio per provare a risalire la china, visto che in coda alla serie A la situazione rischia di essere drammatica per molte squadre e non solo per il Genoa, tenendo conto che in ogni caso i rossoblù ad oggi, pur con il cammino da incubo avuto sino ad ora, sono ad appena quattro punti dalla salvezza. Ma per compiere l'impresa serviranno idee chiare e unità d'intenti e questo al momento non sembra albergare in casa Genoa. Toccherà così al capo Enrico Preziosi prendere in mano la situazione e cercare di mettere ordine, facendo leva alla sua ultra ventennale esperienza di uomo di calcio e cercando per una volta di affidarsi più al suo istinto che alle tante voci che lo circondano.