Haaland-Juve, la verità: ecco perché i bianconeri hanno detto no

Sarebbe costato 125 milioni tra cartellino, commissioni al papà e a Raiola. Paratici ha deciso di fermarsi
Haaland-Juve, la verità: ecco perché i bianconeri hanno detto no© Getty Images

TORINO - Alla fine l’asta per Erling Braut Haaland l’ha vinta il Borussia Dortmund. I tedeschi, pur di anticipare Juventus (in primis), Manchester United e Lipsia, hanno fatto un “all-in” pokeristico da 125 milioni di euro tra costo del cartellino (22), commissioni al padre (8) e all’agente Mino Raiola (15) e un super stipendio da 40 milioni netti (quasi 80 lordi) per cinque anni. Tutto ha un prezzo e i bianconeri hanno deciso di fermarsi un passo prima per evitare squilibri di spogliatoio e finanziari. Seppur il valore del bomber norvegese non sia in discussione - parliamo di un 2000 da 28 gol stagionali con il Red Bull Salisburgo, di cui 8 nel girone di Champions - alla Continassa non se la sono sentiti di ricoprire d’oro quella che sulla carta sarebbe stata la quarta punta nella rosa di Maurizio Sarri. Perché Haaland, pur fortissimo, si sarebbe dovuto ambientare in un calcio nuovo e in un top club come la Juventus.

L’ex Molde nell’immediato sarebbe stato un’alternativa di qualità ai vari Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. Un lusso esagerato anche per i campioni d’Italia, pur tentatissimi fino all’ultimo dell’opportunità di mettere le mani su quello che potrebbe diventare il miglior centravanti dei prossimi dieci anni. Il mercato, però, è fatto di scelte e di momenti: non si può comprare sempre tutto. E in questo periodo, dopo le ingenti spese delle ultime due estati (Cristiano Ronaldo e De Ligt su tutti), la Juventus è arrivata fin dove ha potuto per il norvegese (4-5 milioni d’ingaggio).

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