Kulusevski è un predestinato baciato dalla Dea: duttilità e carattere

Cresciuto nella Primavera Atalanta, lanciato da Gasperini in Serie A poi in prestito a Parma dove diventa un vero trascinatore
Kulusevski è un predestinato baciato dalla Dea: duttilità e carattere© www.imagephotoagency.it

BERGAMO - Dejan Kulusevskyi è solo l'ultimo dei prodotti del vivaio dell'Atalanta che si impone al grande calcio e arriva in una big del nostro campionato. Appena quattro mesi fa il suo passaggio in prestito secco al Parma sembrava solo un semplice tentativo di farlo maturare in una squadra di serie A prima di tornare a Bergamo per dimostrare il suo valore e invece, nelle prime 17 giornate di serie A, il ragazzo classe 2000 ha fatto vedere tutte le sue doti migliori meritandosi le attenzioni delle big italiane e straniere.

Nella Primavera di Brambilla, Kulusevskyi ha fatto vedere ottime cose, doti tecniche e atletiche sono sempre risultate decisive per la sua squadra e la dimostrazione più interessante è arrivata nella finale Scudetto giocata contro l'Inter nello scorso giugno. Allo stadio Tardini di Parma i bergamaschi hanno vinto il titolo per 1-0 grazie alla rete di Colley (altro predestinato) ma l'assist decisivo è stato firmato proprio dal numero 10 svedese di origini macedoni con una splendida apertura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kulusevski, giovanissimo ma già decisivo

Abile sia da esterno nel 4-4-2 che da terzo attaccante nel 4-3-3, uno dei difetti che in tanti riconoscono a Dejan Kulusevskyi è nel tiro da fuori area ma il ragazzo compensa abbondantemente con una personalità spiccata e doti molto importanti sia in fase di costruzione che di rifinitura. I numeri dicono che sbaglia molti passaggi ma stiamo anche parlando di un ragazzo del 2000 che alla prima apparizione nel campionato di serie A gioca da titolare fisso nel Parma e ha messo a segno 4 reti in 17 partite fornendo pure 7 assist per i compagni: difficilmente si vede un giocatore così giovane essere tanto decisivo nella massima serie.

Eppure la storia di Kulusevskyi con la Prima Squadra allenata da Gasperini non è che sia stata particolarmente brillante. Aggregato al gruppo all'inizio del 2019, il ragazzo ha fatto il suo esordio in serie A il 20 gennaio a Frosinone prima di entrare nel finale di Atalanta-Milan (16 febbraio) e di scendere in campo in Torino-Atalanta del 23 febbraio: al 18' del primo tempo Gasperini lo ha inserito al posto di Gosens ma al 71' lo ha richiamato in panchina per far posto a Barrow. Quella allo stadio Olimpico contro i granata è stata l'ultima apparizione del giovanotto nato a Stoccolma. Il ragazzo non è stato poi chiamato da Gasperini per il ritiro di Clusone di quest'estate nonostante le sue doti siano importanti perché il tecnico ha ritenuto che Kulusevski sarebbe stato chiuso, negli spazi, dalla presenza di Ilicic. Meglio farlo maturare fuori ma, per sicurezza, con prestito secco: senza clausole a sfavore.

Protagonista con le nazionali giovanili della Svezia, Kulusevskyi ha esordito anche con la selezione dei grandi nell’ultima gara di qualificazione agli Europei 2020 contro Far Oer disputando i 25 minuti finali. Appassionato anche di basket, il ragazzo non ha dimenticato i suoi compagni della Primavera atalantina che lo hanno spesso seguito nelle gare disputate con il Parma affidando poi a Instagram diverse fotografie scattate a cena o allo stadio dopo il fischio finale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BERGAMO - Dejan Kulusevskyi è solo l'ultimo dei prodotti del vivaio dell'Atalanta che si impone al grande calcio e arriva in una big del nostro campionato. Appena quattro mesi fa il suo passaggio in prestito secco al Parma sembrava solo un semplice tentativo di farlo maturare in una squadra di serie A prima di tornare a Bergamo per dimostrare il suo valore e invece, nelle prime 17 giornate di serie A, il ragazzo classe 2000 ha fatto vedere tutte le sue doti migliori meritandosi le attenzioni delle big italiane e straniere.

Nella Primavera di Brambilla, Kulusevskyi ha fatto vedere ottime cose, doti tecniche e atletiche sono sempre risultate decisive per la sua squadra e la dimostrazione più interessante è arrivata nella finale Scudetto giocata contro l'Inter nello scorso giugno. Allo stadio Tardini di Parma i bergamaschi hanno vinto il titolo per 1-0 grazie alla rete di Colley (altro predestinato) ma l'assist decisivo è stato firmato proprio dal numero 10 svedese di origini macedoni con una splendida apertura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Kulusevski è un predestinato baciato dalla Dea: duttilità e carattere
2
Kulusevski, giovanissimo ma già decisivo