Mandzukic all'Al Duhail: "Benatia mi ha convinto"

Il croato saluta la Juventus con un rammarico: "Cristiano Ronaldo è un giocatore incredibile, ci capivamo perfettamente"
Mandzukic all'Al Duhail: "Benatia mi ha convinto"© Marco Canoniero

DOHA - Mario Mandzukic ha salutato la Juventus. L'ex bianconero ha parlato per la prima volta da attaccante dell'Al Duhail: "Perché ho scelto di venire qui? Ho avuto abbastanza tempo per riflettere su tutte le offerte che ho ricevuto e la mia professionalità a lungo termine in Europa mi ha fatto riflettere seriamente sulla ricerca di un altro posto in cui continuare a lavorare. Il club, che mi ha fatto capire la sua passione per il calcio, nonché i miei discorsi con l’allenatore e con Benatia che ha elogiato il club e l’esperienza che sta vivendo ora. Medhi? È un giocatore meraviglioso e una persona meravigliosa, e la sua presenza è utile per me. Ho parlato con l’allenatore Faraya, che ha grandi esperienze".

Mandzukic dice addio all'Europa

Quello del croato è stato un vero e proprio cambio di rotta. Dall'Europa al Qatar il passo non è così breve: "Ho giocato in Europa per tanti anni, ho vinto tanto con grandi squadre. Il club mi voleva davvero. Ho parlato con il presidente, ama il calcio e supporta davvero la squadra. Ho avuto tempo per pensare". Gli ultimi quattro mesi per Mandzukic sono trascorsi senza giocare: "E' stato qualcosa di nuovo per me, ma sono stato un guerriero per tutta la mia carriera. Lavoro duro per tenermi in forma. Ovviamente ho bisogno di conoscere i miei compagni, ma mi sento bene, sto lavorando duro". Il croato non vuole fare polemica su Sarri: "Non mi piace parlare del passato. Guardo avanti. Tutto quello che volevo dire l'ho messo sui social, non voglio ripetermi". Mentre invece il ricordo di Allegri è particolarmente positivo: "Ogni allenatore è diverso, ho imparato qualcosa di nuovo da tutti. Sono contento di aver lavorato con lui". La chiosa non poteva che essere su Cristiano Ronaldo: "Lo conoscono tutti, è un top player, giocatore incredibile. Lavora tanto su se stesso. Mi è piaciuto davvero giocare con lui. Ci capivamo perfettamente".

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