L'Atalanta fa i conti per riprendere Caldara

Il difensore interessa ma non in prestito secco, Percassi vuole riscattarlo. Il nodo è l'ingaggio: il ragazzo al Milan guadagna 3 milioni a stagione e ha ancora 3 anni e mezzo di contratto
L'Atalanta fa i conti per riprendere Caldara© LAPRESSE

BERGAMO - E' stata un'altra giornata relativamente tranquilla sul fronte mercato per l'Atalanta: diverse verifiche incrociate hanno confermato come non ci siano accelerazioni di nessun tipo su difensore ed esterno mancino. La società orobica è molto attiva e sta tessendo la sua solita tela di contatti e approfondimenti su diversi profili, la maggior parte dei nomi su cui si lavora sono sconosciuti e la pista più interessante resta quella che porta a Mattia Caldara. Il classe 1994 di Scanzorosciate scalpita, al Milan sembra sempre più chiuso visto anche l'interesse dei rossoneri per Todibo del Barcellona e ci sono alcune certezze che accompagnano una trattativa per il ritorno a Bergamo che nessuna delle parti in causa ha mai smentito pur essendo decisamente complicata.

Se Caldara si muove dal Milan non sarà per un prestito secco, l'Atalanta questo tipo di operazioni non le apprezza e dunque si deve ragionare come minimo su un prestito con diritto di riscatto. Per farlo tornare a Bergamo servono verifiche approfondite dal punto di vista medico e la chiara volontà di investire una cifra importante: se è completamente recuperato (tutti gli spifferi vanno in quella direzione) può senza dubbio diventare un pilastro dell'Atalanta dei prossimi 5 anni. Resta il nodo ingaggio, oggi il Milan versa a Caldara circa 3 milioni di euro e ci sono ancora 3 anni e mezzo di contratto: 10 milioni di euro netti, 20 milioni di euro al lordo. L'Atalanta non può spingersi a certe cifre, uno sforzo da parte del giocatore cresciuto nel vivaio della Dea è auspicabile ma anche sotto questo profilo tocca sedersi e discutere. Il ragazzo vedrebbe di buonissimo occhio un ritorno a Bergamo, altre soluzioni sembrano non interessare ma sarà necessario attendere almeno fino all'Epifania per conoscere nuovi sviluppi.

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