Inter, da Suning 130 milioni per lo scudetto

Tra costo dei cartellini, ingaggi e commissioni il club ha speso una cifra record: ora Conte ha una rosa da corsa
Inter, da Suning 130 milioni per lo scudetto© Inter via Getty Images

MILANO - La smisurata ambizione di Antonio Conte lo porta, da un lato ad alzare sempre l’asticella con la squadra, dall’altro a essere cronicamente scontento per quanto fa la società sul mercato. A Torino rimase scolpita nel granito la sua uscita sulla differenza di potere d’acquisto tra la Juventus e le grandi corazzate d’Europa («Con dieci euro non si mangia in un ristorante da cento»), constatazione poi smentita dai fatti perché Massimiliano Allegri fece uscire quella squadra dalle trattorie per portarla fino alla finale di Champions, persa per un soffio contro il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar. A Milano l’ex allenatore del Chelsea, forte del potere che gli ha consegnato Suning (con 12 milioni di stipendio annui, 10 più 2 di bonus in questa stagione, è il dipendente più pagato dal club), ha già dato il meglio di sé.

Club irritato

Ieri, a sorpresa, nonostante Suning avesse dimostrato nei fatti che i “soldini” c’erano, è andato in scena il quarto capitolo della saga dello scontento. Uno sfogo che in società non è stato per nulla gradito considerato che, mentre Conte si lamentava, José Mourinho decideva di lasciare in tribuna Christian Eriksen nel match di FA Cup contro il Southampton dopo l’accordo trovato tra Inter e Tottenham per il trasferimento del danese. Operazione che tra costi del cartellino (20 milioni, 15 fissi e 5 di bonus), ingaggio e commissioni costerà a Jindong Zhang tra i 75 e gli 80 milioni. Il problema è che Conte, anziché festeggiare, continua a rimuginare sul mancato arrivo di Arturo Vidal che però il Barcellona non ha mai voluto trattare. L’allenatore avrebbe voluto pure Marcos Alonso, per cui il Chelsea ha chiesto 45 milioni. Per sostituirlo - dopo la bocciatura di Spinazzola (un Nazionale) - sono stati comunque pescati due giocatori di comprovata esperienza, ovvero Ashley Young (costo dell’affare - tra cartellino e ingaggio - 13,5 milioni, nel caso in cui sia prolungato l’accordo) e Victor Moses (0,5 milioni per il prestito oneroso e 12 al riscatto). 

Giroud e Vecino

Domani, tra l’altro, oltre a essere il giorno di Eriksen, potrebbe essere pure quello di Olivier Giroud ma, in questo caso, dipende tutto dal Napoli perché l’Inter andrà sul centravanti solo una volta concluse le pratiche (mai banali) legate al tesseramento di Matteo Politano con il club di Aurelio De Laurentiis. Il che consegnerà a Conte come vice Lukaku quello che potrebbe essere il centravanti della Francia ai prossimi Europei (affare da 18 milioni complessivi più i costi di commissione). Ma non finirà qui perché Suning, dopo aver investito 130 milioni complessivamente in questa campagna acquisti (tra cartellini, costi dei riscatti, ingaggi e commissioni) ha intenzione di sostituire Matias Vecino (messo sul mercato non per fare cassa ma perché si sono sfilacciati i rapporti con l’allenatore).

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