© FOTO SONIA MOSCAMILANO - Da cinque... a tre acquisti? Sabato, dopo lo sfogo di Antonio Conte in conferenza stampa («sembra che stiamo comprando metà Real Madrid?»), la sensazione generale portava a pensare a una settimana finale di mercato da fuochi d’artificio in casa Inter, con l’ufficialità di Eriksen - arrivata -, l’assalto a una punta (Giroud o Llorente) e l’acquisto di un settimo centrocampista che prendesse il posto del partente Vecino. Le evoluzioni degli ultimi giorni e i ragionamenti fatti dalla dirigenza con Conte, hanno però portato il club ad agire in maniera differente. Vecino, non essendo state ritenute congrue le offerte arrivate (nessuna da 20 milioni) alla fine resterà. E l’attaccante? Con Giroud e il Chelsea non ci sono stati più contatti ufficiali, mentre col Napoli potrebbe riaprirsi il file Llorente negli ultimi giorni solo se De Laurentiis dovesse regalare a Gattuso un’ulteriore punta.
Verso l'estate
In avanti, quindi, alle spalle del duo Lukaku-Martinez, l’Inter confida di avere un contributo da Sanchez, quello mancato fra ottobre e dicembre a causa del brutto infortunio alla caviglia sinistra rimediato dal cileno in nazionale. Saranno quattro mesi decisivi per Sanchez, visto che il giocatore è arrivato in prestito secco dal Manchester United e difficilmente l’Inter lo acquisterà se non avrà un ritorno dal campo. Anzi, ieri dall’Inghilterra sono rimbalzate le dichiarazioni di Solskjaer che fanno intendere come i Red Devils si aspettino il rientro in rosa del Niño Maravilla. L’Inter, però, ha già pronto il piano “B”, o meglio, ha un’idea intrigante a cui lavora da settimane, ovvero Dries Mertens a zero. Mertens è ancora in scadenza, il Napoli sta cercando di rinnovare il contratto, ma un’intesa non è ancora stata raggiunta. Il belga, classe ’87, sarebbe un innesto perfetto per i nerazzurri che inserirebbero in rosa un attaccante in grado di disimpegnarsi da prima o seconda punta, amico di Lukaku e... piano d’emergenza nel caso il Barcellona strappasse Lautaro Martinez pagando la clausola da 111 milioni.
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