Pagina 2 | Bruno Fernandes allo United: i Reds hanno preso l’erede di Pogba

TORINO - Neanche il più bravo chiromante in circolazione sarebbe in grado di svelare con estrema precisione dove Paul Pogba andrà a giocare. Di sicuro, a meno che le immancabili giravolte del calciomercato non coinvolgano direttamente il 26enne di Lagny-sur-Marne, l’ipotesi che rimanga a Manchester non è neppure quotata nelle agenzie di scommesse. Tanti, troppi, sono i segnali che spalancano una prospettiva in cui il rosso fuoco dello United è un colore sempre più sbiadito nella mente del Polpo: ragazzo d’oro, che ha spesso dato la sensazione di non essere ancora esploso del tutto. A Torino, sponda juventina, tutti ne sono convinti e se nell’arco di un quadriennio il bambino è diventato uomo, nel momento di massimo fulgore la forza del denaro ha offuscato la possibilità che il francese diventasse una bandiera dal sangue bianconero. Per giugno qualsiasi ipotesi non va scartata, compresa quella che - nonostante le fresche indiscrezioni spagnole su una retromarcia del Real Madrid - conduce a un rientro sulla scena di Florentino Perez per la gioia di Zinedine Zidane. Scenari quanto mai nebulosi, perché al momento l’unica certezza è dettata dalla novità delle ultimissime ore: Bruno Fernandes, fantasista portoghese transitato in Italia fra Novara (che lo pagò meno di 40 mila euro nel 2012), Udinese e Sampdoria, andrà a rafforzare la batteria dei centrocampisti offensivi in mano a Ole Gunnar Solskjaer. La fumata bianca è ufficiale.

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Lo United sta ragionando sulla versione 2020-21

Non hanno caratteristiche esattamente identiche, l’ex Sporting e Pogba, ma l’indizio è evidente: lo United sta ragionando da un pezzo sulla versione 2020-21. Fabio Paratici pure, visto e considerato che tra oggi e domani il dg della Juve e i suoi collaboratori si occuperanno delle operazioni da completare in uscita, a meno che per gennaio non spunti in extremis un’opportunità in entrata. E quindi si guarda all’estate pensando ora a come prenotare i prossimi acquisti. Il che significa, come nel caso del centrocampista campione del mondo: muovere emissari fidati per oliare i rapporti con la dirigenza dello United e tenere in caldo i contatti con Mino Raiola, mentre il giocatore è alle prese con il recupero dall’ennesimo infortunio alla caviglia con tanto di operazione ben metabolizzata. Mettiamola così, in soldoni: alla Continassa si aspettano che il cartellino di Paul sia valutato dalla controparte non più di 80-100 milioni, ai quali bisognerebbe aggiungere l’ammontare dello stipendio del francese, che ora guadagna 13 milioni più il ricavato dei diritti d’immagine.

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Lo United sta ragionando sulla versione 2020-21

Non hanno caratteristiche esattamente identiche, l’ex Sporting e Pogba, ma l’indizio è evidente: lo United sta ragionando da un pezzo sulla versione 2020-21. Fabio Paratici pure, visto e considerato che tra oggi e domani il dg della Juve e i suoi collaboratori si occuperanno delle operazioni da completare in uscita, a meno che per gennaio non spunti in extremis un’opportunità in entrata. E quindi si guarda all’estate pensando ora a come prenotare i prossimi acquisti. Il che significa, come nel caso del centrocampista campione del mondo: muovere emissari fidati per oliare i rapporti con la dirigenza dello United e tenere in caldo i contatti con Mino Raiola, mentre il giocatore è alle prese con il recupero dall’ennesimo infortunio alla caviglia con tanto di operazione ben metabolizzata. Mettiamola così, in soldoni: alla Continassa si aspettano che il cartellino di Paul sia valutato dalla controparte non più di 80-100 milioni, ai quali bisognerebbe aggiungere l’ammontare dello stipendio del francese, che ora guadagna 13 milioni più il ricavato dei diritti d’immagine.

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