Laxalt al Milan, poi il Toro perde il suo sostituto: per Cairo zero acquisti

Squadra indebolita, via in quattro: Bonifazi, Iago, Parigini e anche l’uruguaiano. Beffa Charleroi: all’ultimo non cede il giovane Busi. Tifosi sempre più increduli
Laxalt al Milan, poi il Toro perde il suo sostituto: per Cairo zero acquisti© Marco Canoniero

TORINO - Decidete voi se si tratti di una tragicommedia o di un’operetta. Di sicuro ciò che è successo sul mercato ieri è per il Torino di Cairo la conclusione più “incredibilmente degna” di un fallimento anche a tavolino, non solo sul prato. La cristallizzazione anche tragicomica, per l’appunto, di un disastro iniziato ad agosto ed esploso in questo orribile inverno. Alle sconfitte stanno provvedendo da mesi Mazzarri e i giocatori. Ma i problemi più gravi, come ripetiamo ciclicamente da quasi 15 anni ormai, sono a monte. Al vertice del Torino. E a ‘sto giro Cairo è riuscito persino a battere se stesso, cioè i suoi peggiori mercati invernali, già proverbiali. Incredibile, sì. Poco o tanto che sia, è riuscito a indebolire il Torino (ceduti Bonifazi per 12 milioni, Iago in prestito, Parigini a fine contratto e ora pure Laxalt) senza trovare manco uno straccio di rinforzo. Cairo sperava in un esito un briciolo migliore, certo. Ma quando apparecchi la tavola sempre e solo all’ultimo secondo, arraffando alla bell’e meglio quel che trovi in frigo, ci sta che la magagna venga alla luce. Una frittata andata a male. O scivolata dalle mani e finita a terra. Ciò che è successo ieri. Quando Cairo, dopo aver fatto di tutto per cedere non solo Laxalt ma anche Zaza, ha finito per sbattere contro il muro. Dopo i no dell’uruguaiano alla Fiorentina, il Milan (che intanto già studiava il modo per rispedire il terzino Robinson al Wigan, dopo i risultati non soddisfacenti delle visite mediche) si è buttato disperatamente su Laxalt, riuscendo a convincerlo a tornare in anticipo (in granata era in prestito con diritto).

Cairo, annusata l’aria, prendeva la sua decisione: via l’uruguaiano, che comunque non avrebbe mai comprato a giugno (costa 8 milioni), e avanti tutta nell’assalto a Maxime Busi, 20enne nazionale Under 21 del Charleroi, un terzino dalle buone potenzialità. La mossa era lungimirante, sulla carta. Frutto del lavoro di ricerca e del fiuto del ds Bava e dei suoi osservatori. Ma Cairo ha deciso solo in extremis di schiacciare il pulsante per Busi: e non sempre quando arrivi all’ultimo secondo le ciambelle escono col buco. Soltanto dopo che aveva avuto la consapevolezza che Laxalt avrebbe potuto levar le tende e fargli risparmiare l’ingaggio, infatti, Cairo ha dato ordine a Bava di prendere Busi, ovviamente già trattato in segreto nei giorni scorsi.

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