Emre Can e il retroscena sulla telefonata di 20 secondi di Sarri

"Dopo che erano state rifiutate alcune offerte, mi ha chiamato per dirmi che non sarei stato inserito nella lista Champions. Ma questo non c'entra nulla col club: la Juve è grande", le parole del centrocampista del Borussia Dortmund
Emre Can e il retroscena sulla telefonata di 20 secondi di Sarri© www.imagephotoagency.it

DORTMUND (Germania) - "Sarri questa estate è arrivato e non ci ha allenato in prima persona a causa della polmonite per diverse settimane. Poi, dopo che il club aveva rifiutato le offerte e mi aveva tolto dal mercato, con una telefonata di 20 secondi mi ha annunciato che non sarei stato inserito nella lista Champions. Dopo quella telefonata, mi è stata negata ogni possibilità". Intervistato dal quotidiano tedesco Kicker, non usa giri di parole Emre Can, centrocampista ceduto lo scorso gennaio dalla Juventus al Borussia Dortmund dopo una prima parte di stagione particolarmente complicata. "Pensavo fosse ingiusto - prosegue l'ex Liverpool - e per questo ho deciso di trasferirmi a gennaio. Ma questa decisione non c'entra nulla con il club, né con i tifosi: la Juve è una grande società”. Infine, sull'addio: "Il motivo principale era che volevo tornare nuovamente a giocare a calcio. Ovviamente anche la possibilità di partecipare all'Europeo ha inciso, voglio far parte della nazionale tedesca".

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