Coronavirus, le ripercussioni sui contratti dei calciatori

Le dichiarazioni di Jean-Christophe Cataliotti, avvocato e agente sportivo, sulle conseguenze della pandemia per i legami tra società e giocatori professionisti: "La Fifa dovrà prendere decisioni complicate"
Coronavirus, le ripercussioni sui contratti dei calciatori© LAPRESSE

TORINO - "Ritengo che la FIFA dovrà valutare se possa rientrare o meno nel concetto di giusta causa di risoluzione dei contratti dei calciatori quello legato alla Pandemia in corso. Non sarà una decisione semplice, sempre se verrà presa una posizione in merito, perché uno dei principi cardine dei Regolamenti internazionali del calcio è proprio quello della stabilità, del mantenimento, della conservazione dei contratti dei calciatori professionisti. La FIFA, nel suo Regolamento, impone, infatti, alle singole Federazioni di includere nei propri rispettivi regolamenti strumenti atti a proteggere la stabilità contrattuale, nel rispetto della legislazione nazionale e dei contratti collettivi nazionali" ha dichiarato Jean-Christophe Cataliotti, avvocato e agente sportivo, in un'intervista Calciomercato.com.

Le dichiarazioni di Cataliotti

Cataliotti spiega quali potrebbero essere le conseguenze sui contratti dei calciatori professionisti a livello internazionale per l'emergenza coronavirus: "Il contratto può essere risolto da entrambe le parti senza conseguenze nel caso di giusta causa. La FIFA dovrà, quindi, stabilire se far rientrare o meno nel concetto di giusta causa quello che sta accadendo. Prima sarà chiamata a decidere se, a causa della pandemia, tutte le competizioni nazionali e internazionali dovranno essere sospese o, addirittura, annullate. In caso di decisione affermativa si presenterebbe la possibilità per le squadre e per i calciatori di chiedere la risoluzione del contratto qualora la pandemia venisse appunto ritenuta dalla FIFA giusta causa di risoluzione del contratto ex art.14".

Cataliotti: "Decisioni difficili per la Fifa"

"La questione è dunque spinosa e le decisioni che la FIFA dovrà prendere complesse per la moltitudine degli interessi in gioco e per la difficoltà del loro soddisfacimento unitamente alla salvaguardia della stabilità dei contratti e delle logiche e strategie del calciomercato. La difficoltà è resa maggiore dalla gravità del problema, dalla sua estensione e dall'assenza di precedenti a cui fare riferimento. Questo virus ha dato vita a nuovi scenari" ha aggiunto Cataliotti. Infine, ha concluso: "Se la FIFA dovesse rintracciare nella Pandemia una giusta causa di risoluzione dei contratti, calciatori e club potranno liberamente decidere se ricorrere o meno a tale facoltà di scioglimento del rapporto contrattuale mettendo sul piatto della bilancia i pro e i contro di una presa di posizione irrevocabile. Per esempio una società rinuncerebbe al cartellino milionario di un proprio calciatore? E ancora: un calciatore professionista lascerebbe nelle casse di una società i suoi lauti guadagni da un giorno all'altro in un clima di incertezza lavorativa per tutti?".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...