Roma, il Coronavirus ferma anche il mercato

L'emergenza blocca la squadra giallorossa e in più congela la trattativa per la cessione del club: in bilico il destino di Smalling e Mkhitaryan
Roma, il Coronavirus ferma anche il mercato© www.imagephotoagency.it

ROMA - Alle difficoltà della Roma dovute allo stop dei campionati e delle competizioni europee, si sommano anche quelle legate allo stallo della trattativa per la cessione del club tra Pallotta e Friedkin. Stand-by (inevitabile visto quanto sta accadendo a livello mondiale) che si porta dietro ineluttabili ripercussioni. Marzo ad esempio doveva essere il mese per chiudere in anticipo il riscatto di Smalling ed (eventualmente) di Mkhitaryan. La Roma, però, è ferma. Come lo è nel rinnovo del contratto di Pellegrini (che scade comunque nel 2022). Non conoscendo il futuro business-plan di Friedkin è tutto congelato.

Si può dunque chiedere il rinnovo di un prestito (Zappacosta) ma altro non è possibile, anche alla luce di una difficile rincorsa al quarto posto (distante attualmente 3 punti ma con l’Atalanta che deve recuperare la partita con il Sassuolo e può godere anche degli scontri diretti a favore). Aspettando che la trattativa per la cessione del club si metta nuovamente in moto, arrivando così al signing (firma contratti preliminari) propedeutico poi al closing, le uniche certezze (negative) arrivano dalla semestrale chiusa a -87 milioni con una previsione per giugno di un rosso di -110. Pallotta, nell’ipotesi peggiore (stop trattativa), si farà garante per completare l’aumento di capitale (ha già versato 89 milioni, ne restano 61). Il resto, a partire dai rigidi paletti del fair play finanziario, senza Friedkin sarebbe nelle mani del mercato. Che rischia, dopo la crisi dovuta al Coronavirus, di privilegiare i campionati più ricchi (Premier in primis) a discapito anche della serie A.

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