De Ligt si è confermato alla Juve
La prima riguarda il fatto di essersi confermato. La scorsa stagione non era stata solo quella dell’esplosione per il centrale, ma era stata anche la prima giocata ad alto livello su due fronti, quello olandese e quello europeo: nel 2017-18 infatti l’Ajax era stato estromesso ai preliminari sia dalla Champions sia dall’Europa League, mentre nel 2016-17 De Ligt era stato protagonista (a 17 anni) della cavalcata fino alla finale di Europa League persa con il Manchester United, ma aveva giocato poco in campionato. Poi, appunto, è arrivata la scorsa fantastica annata, con le vittorie in campionato e Coppa d’Olanda e la super cavalcata fino alla semifinale di Champions. Annata la cui luce avrebbe però potuto rivelarsi quella di una meteora.
De Ligt, invece, ha continuato a brillare. Attraversando zone d’ombra, certo, ma ha giocato titolare in una squadra con ambizioni e pressioni superiori all’Ajax e in un campionato molto diverso e molto più difficile di quello olandese. E quella squadra, prima della forzata sospensione per l’emergenza Coronavirus, era in corsa per tutti i suoi obiettivi. Un passo che tanti talenti emergenti non sono, almeno per ora, riusciti a fare: Corentin Tolisso e Tanguy Ndombele, per fare due esempi.
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