Pagina 3 | Da Pogba fino all’attacco: i tre tavoli della Juve

TORINO - Tre domande, tre tavoli di lavoro per la Juventus. Mentre il calcio è fermo per una causa di forza (più che) maggiore, non si deve comunque rimanere fermi. Perché prima o poi si potrà ripartire e non occorrerà farsi trovare impreparati: conclusione della stagione o preparazione della prossima che sia. Per questi gli uomini mercato bianconeri hanno tre fronti aperti, quelli delle questioni che abbiamo posto agli esperti del settore e che si possono riassumere così.

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SCAMBIO PJANIC-ICARDI - Maurizio Sarri aveva posto Miralem Pjanic al centro del suo progetto di centrocampo, gli aveva chiesto almeno 150 tocchi a partita. Non erano arrivati però il bosniaco è stato comunque il punto fermo bianconero, salvo accusare un calo di rendimento nella prima fase del 2020. Al punto da finire in panchina nel big-match contro l’Inter, con Rodrigo Bentancur schierato al centro del terzetto di mezzo. Un segnale della non-insostituibilità di Pjanic e della presenza di alternative già pronte in casa. Miralem è un vecchio pallino del Paris Saint Germain e Leonardo, suo uomo mercato, sta ragionando su un piano che prevede il riscatto di Mauro Icardi dall’Inter per organizzare uno scambio con la Juventus, antica spasimante del centravanti. In sostanza: i parigini verserebbero 70 milioni per trasformare in acquisto il prestito con diritto di riscatto e poi tratterebbero con i bianconeri. Non uno scambio alla pari, ma inserendo un altro giocatore. E ai francesi non dispiacerebbe quel Mattia De Sciglio che, a gennaio, sembrava ormai pronto a trasferirsi a Parigi in scambio non materializzatosi con Layvin Kurzawa.

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IL RITORNO DI POGBA - Paul Pogba un altro chiodo fisso di Fabio Paratici, da porre sullo stesso piano di Icardi. Il francese era stato rimpianto un attimo esatto dopo la sua cessione-ritorno al Manchester United nel 2016. Non era però possibile dire di no alla proposta dei Red Devils, che rivolevano a ogni costo il talento francese perso a costo zero nel 2012 dopo il mancato rinnovo del contratto. Impossibile opporre muri di contenimento di fronte alle cifre messe sul tavolo, dal momento che nelle casse bianconere entravano 78 milioni dei 105 complessivi (con 25 andati per commissione a Mino Raiola, storico agente del francese), con una plusvalenza da 73 milioni di euro.

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IL RITORNO DI POGBA - Paul Pogba un altro chiodo fisso di Fabio Paratici, da porre sullo stesso piano di Icardi. Il francese era stato rimpianto un attimo esatto dopo la sua cessione-ritorno al Manchester United nel 2016. Non era però possibile dire di no alla proposta dei Red Devils, che rivolevano a ogni costo il talento francese perso a costo zero nel 2012 dopo il mancato rinnovo del contratto. Impossibile opporre muri di contenimento di fronte alle cifre messe sul tavolo, dal momento che nelle casse bianconere entravano 78 milioni dei 105 complessivi (con 25 andati per commissione a Mino Raiola, storico agente del francese), con una plusvalenza da 73 milioni di euro.

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