© www.imagephotoagency.itTORINO - Il ragazzo è ancora in Brasile e tra un tuffo in piscina con la sua dolce metà e un post dedicato all’amicissimo Paulo Dybala non se la passa male. Il ragazzo è Douglas Costa de Souza, uno dei nove giocatori juventini emigrati a casa propria per le note vicissitudini legate all’emergenza coronavirus: negativi al tampone, hanno raggiunto i propri cari. E mentre in Italia ci s’interroga senza sosta su un’eventuale data da fissare per il ritorno al calcio giocato, evidentemente connessa con il giorno della ripresa degli allenamenti delle varie squadre, il mercato prosegue, anche in smart working. Le idee fioccano, aspettando il via libera perché gli addetti ai lavori possano nuovamente occupare i tradizionali salotti in cui far fermentare affari e trattative: tra queste il profilo dell’esterno bianconero spunta di tanto in tanto. Non perché Maurizio Sarri non voglia utilizzarlo: anzi, fosse per il tecnico, se c’è un giocatore da blindare quello è Douglas Costa, l’uomo della svolta, arrivata però solo a tratti per via dei continui infortuni.
Il problema è che il mercato non ha regole scritte, spesso si basa su guizzi del momento ed è per questo motivo che in Inghilterra hanno cominciato a fare ipotesi sul destino dell’ex Bayern Monaco. In Premier, con Manchester City e United attente alla situazione, e pure in Francia dove l’onnipresente Paris Saint-Germain è affacciato alla finestra da un pezzo, pronto ad entrare in scena se sarà il caso.