TORINO - Dopo il fulmine a ciel sereno di sabato, c’è un cielo velato a fare da sfondo al rapporto tra la Juventus e Gonzalo Higuain. Velato perché al fulmine, le fondate indiscrezioni sulla volontà del Pipita di non tornare a Torino quantomeno a breve, non ne sono seguiti altri, ma il sereno se ne è andato e sotto la calma cova il caos.
Un caos che potrebbe anche evaporare nel nulla, almeno a breve termine, per poi ripresentarsi a stagione finita. Al momento dopotutto la Juventus non ha convocato nessuno, non essendoci una data certa per la ripresa degli allenamenti, e dunque il Pipita non ha il dovere di tornare da Buenos Aires, anche se i suoi compagni all’estero stanno programmando i rientri per osservare la quarantena e essere pronti per allenarsi, se sarà possibile, dal 4 maggio. Potrebbe anche ottenere qualche giorno in più rispetto a una convocazione, vista la lotta della madre contro un tumore. Un rifiuto perentorio a tornare, però, quali che ne fossero i motivi, dalla preoccupazione per l’emergenza Coronavirus al fastidio per le questioni di mercato, scatenerebbe il caos davvero.