Pjanic è già tornato: ha voglia di riscatto ma il futuro è in dubbio

Il bosniaco pianifica un gran finale per cancellare l’ultima crisi. Poi rebus mercato: la Juve punta su di lui, ma al Psg piace tanto
Pjanic è già tornato: ha voglia di riscatto ma il futuro è in dubbio© Marco Canoniero

TORINO - Prima di finire al centro della scena sul mercato, come gli capita da qualche anno, Miralem Pjanic vuole riprendersi il centro della scena sul campo, dove lo aveva perso al 17’ della ripresa di Lione-Juventus del 26 febbraio, sostituito nella forma da Aaron Ramsey e nella sostanza da Rodrigo Bentancur, già in campo da mezzala e scalato regista al posto suo. Quella sconfitta ha segnato il punto più basso del peggior periodo attraversato in questa stagione dal bosniaco, già da alcune partite nettamente al di sotto dei propri standard. Tanto da essere destinato alla panchina se il 1° e il 4 marzo si fossero giocate Juventus-Inter di campionato e Juventus-Milan di Coppa Italia, rinviate per l’inizio dell’emergenza Coronavirus, e da esserci finito comunque quando la sfida con i nerazzurri si è giocata, l’8 marzo. In panchina e senza che in campo si sentisse la sua mancanza, grazie a una grande prova di Bentancur.

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RISCOSSA - Un periodo di appannamento non cancella però né l’importanza né il valore dell’uomo a cui Maurizio Sarri voleva far «toccare 150 palloni a partita» (e qualche volta c’è andato vicino) e che è stato uno dei punti di forza bianconeri nella prima metà della stagione. Né li cancella la grande prestazione da regista contro l’Inter di Bentancur: il tecnico bianconero ha sempre detto di vedere per lui un futuro in quella posizione, ma deve fare ancora esperienza nel ruolo e resta prezioso anche da mezzala, per dinamismo e crescente capacità di inserimento (1 gol, 2 assist e 1 rigore procurato nelle ultime 9 partite). A 30 anni Pjanic è perfettamente consapevole della propria forza, per nulla turbato dalla sostituzione di Lione e dall’esclusione dal derby d’Italia, e pianifica una ripartenza in grande stile dopo la fine dello stop per il Coronavirus.

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TORINO - Prima di finire al centro della scena sul mercato, come gli capita da qualche anno, Miralem Pjanic vuole riprendersi il centro della scena sul campo, dove lo aveva perso al 17’ della ripresa di Lione-Juventus del 26 febbraio, sostituito nella forma da Aaron Ramsey e nella sostanza da Rodrigo Bentancur, già in campo da mezzala e scalato regista al posto suo. Quella sconfitta ha segnato il punto più basso del peggior periodo attraversato in questa stagione dal bosniaco, già da alcune partite nettamente al di sotto dei propri standard. Tanto da essere destinato alla panchina se il 1° e il 4 marzo si fossero giocate Juventus-Inter di campionato e Juventus-Milan di Coppa Italia, rinviate per l’inizio dell’emergenza Coronavirus, e da esserci finito comunque quando la sfida con i nerazzurri si è giocata, l’8 marzo. In panchina e senza che in campo si sentisse la sua mancanza, grazie a una grande prova di Bentancur.

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