L'Inter sfreccia: assalti a Chiesa e Kostic

Marotta cerca due esterni più o meno offensivi in caso di partenza di Lautaro: seguiti in parallelo il talento viola e il serbo dell'Eintracht
L'Inter sfreccia: assalti a Chiesa e Kostic© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

MILANO - L'intenzione di puntare su due parametri zero, pur di livello internazionale, quali Dries Mertens e Olivier Giroud in attacco, sottintende la volontà di puntellare le corsie esterne con due titolari nuovi di zecca. Che, per esaltare il sistema Conte, dovranno essere giocatori di altissimo profilo. A oggi, le uniche certezze sono Ashley Young, che compirà 35 anni a luglio, e Antonio Candreva che di anni ne compirà 34 nel febbraio 2021, giocatori affidabilissimi con un motore però appesantito dai (tanti) chilometri percorsi in carriera. Proprio per questo motivo, Beppe Marotta ha preventivato pesanti investimenti per le corsie esterne, sapendo bene di avere comunque dei riservisti già all’altezza della situazione anche perché, come ha dimostrato la prima stagione milanese di Conte, l’allenatore - se non ha altre necessità - ama ruotare anche durante la singola partita gli esterni per garantire la stessa spinta propulsiva dal primo al novantesimo minuto. Lo schema che l’Inter intende seguire per potenziare le corsie laterali è semplice: prendere un esterno molto offensivo “bilanciandolo” con uno specialista del ruolo.



Questo perché, così facendo, l’Inter risolverebbe anche un problema legato alla possibilissima partenza di Lautaro Martinez in direzione Barcellona. L’idea è quella di trovare un giocatore che, all’occorrenza, possa giocare a tutta fascia ma pure fare da partner a Romelu Lukaku alternandolo a Mertens (a meno che, ovviamente, il belga non dovesse rinnovare con il Napoli) e a un giovane che andrebbe a completare il reparto. Tutti gli indizi portano, naturalmente, a Federico Chiesa per cui, ormai da un paio d’anni, l’Inter sferraglia con la Juventus. Alternativa, decisamente meno suggestiva rispetto all’azzurro (non va dimenticato come Marotta sia convinto assertore della teoria di avere più italiani possibili in rosa) è Filip Kostic, esterno iperoffensivo dell’Eintracht che, all’occorrenza, può pure giocare da seconda punta. Nonostante l’appeal del serbo non sia paragonabile a quello di Chiesa, per lui parlano i numeri, ovvero 12 gol segnati in 40 presenze con il club di Francoforte che con “Adi” Hütter pratica un calcio del tutto simile a quello di Conte all’Inter.

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