Rimpianto Emre Can, è rinato al Borussia Dortmund ma che affare

La Juve lo ha ceduto a 25 milioni, cifra impensabile adesso
Rimpianto Emre Can, è rinato al Borussia Dortmund ma che affare© Bongarts/Getty Images

TORINO - Emre Can ancora rosica, a dimostrazione che fatica a digerire non tanto il suo addio alla Juventus, quanto il modo in cui è stato trattato da Maurizio Sarri, che lo ha escluso dalla lista Champions, innescando una situazione che ha spinto il giocatore a lasciare Torino. Il club bianconero talvolta lo rimpiange, soprattutto quando semina il panico con la maglia del Borussia Dortmund, con un euro-gol all’esordio da titolare contro il Leverkusen e una prestazione solida contro l’Union Berlino, ma poi Fabio Paratici ripensa alla cifra pagata dal club tedesco e si mette l’animo in pace.

Il capitolo bianconero di Emre Can si è chiuso il 31 gennaio, dopo un anno e mezzo di militanza, ma ci sono ancora inevitabili strascichi perché, ogni qualvolta il centrocampista tedesco parla, non perde occasione per criticare la gestione dell’ex tecnico del Chelsea. «Sarri non mi ha mai dato una possibilità, ho vissuto momenti davvero difficili. Ero un giocatore importante di una squadra che l’anno prima aveva vinto lo scudetto e giocava bene in Champions» l’ultimo sfogo.

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Can avrebbe potuto essere una pedina importante per la Juventus, tanto più dopo l’infortunio di Sami Khedira a inizio dicembre, ma con Sarri non c’è mai stato feeling. Poi il giocatore ci ha messo del suo perché non ha mostrato di possedere una forte personalità: una volta fuori dalla Champions, è andato in crisi non facendosi trovare pronto quando è stato chiamato in causa. Come contro la Lazio in campionato, quando ha sostituito Rodrigo Bentancur ed è sembrato un pesce fuor d’acqua. Altri al suo posto, vedi Stephan Lichtsteiner in passato, si sarebbero dannati l’anima per dimostrare al tecnico che si era sbagliato e, a gennaio, riconquistare spazio in Europa.

Certo, a vederlo spadroneggiare con la maglia del Borussia Dortmund, dove si è esibito in lanci, copertura e appoggi, qualcuno in casa Juventus avrà pensato che sarebbe potuto essere una risorsa preziosa anche in bianconero. Alla luce però della cifra pagata dai tedeschi, un milione il prestito e dopo due settimane il Borussia Dortmund ha già esercitato il riscatto versando 25 milioni nelle casse juventino, resta un ottimo affare. La sua cessione ha creato una plusvalenza di 12,4 milioni per la Juventus perché il giocatore era arrivato a parametro zero, anche se poi il club bianconero aveva pagato 16 milioni di oneri accessori relativi agli agenti. Resta una cifra alta soprattutto se rapportata al prossimo calciomercato quando ci si aspetta un crollo dei prezzi in seguito all’emergenza sanitaria e molte operazioni saranno caratterizzate dagli scambi.

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TORINO - Emre Can ancora rosica, a dimostrazione che fatica a digerire non tanto il suo addio alla Juventus, quanto il modo in cui è stato trattato da Maurizio Sarri, che lo ha escluso dalla lista Champions, innescando una situazione che ha spinto il giocatore a lasciare Torino. Il club bianconero talvolta lo rimpiange, soprattutto quando semina il panico con la maglia del Borussia Dortmund, con un euro-gol all’esordio da titolare contro il Leverkusen e una prestazione solida contro l’Union Berlino, ma poi Fabio Paratici ripensa alla cifra pagata dal club tedesco e si mette l’animo in pace.

Il capitolo bianconero di Emre Can si è chiuso il 31 gennaio, dopo un anno e mezzo di militanza, ma ci sono ancora inevitabili strascichi perché, ogni qualvolta il centrocampista tedesco parla, non perde occasione per criticare la gestione dell’ex tecnico del Chelsea. «Sarri non mi ha mai dato una possibilità, ho vissuto momenti davvero difficili. Ero un giocatore importante di una squadra che l’anno prima aveva vinto lo scudetto e giocava bene in Champions» l’ultimo sfogo.

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