Milan, ecco il piano Rangnick

Il club rossonero definisce le linee guida del mercato: il budget sarà di 75 milioni più il 50% delle cessioni
Milan, ecco il piano Rangnick© Daniele Buffa/Image Sport

MILANO - A prescindere da chi sarà fisicamente a gestire il mercato della prossima stagione del Milan, è già stato studiato e messo a punto il piano di manovra per dare il via all’ennesima fase di ricostruzione della squadra. Salvo clamorosi colpi di scena, sarà Ralf Rangnick a coordinare gli arrivi dei nuovi acquisti, dando direttamente una serie di nomi da provare a prendere ai dirigenti che si occuperanno, materialmente, delle trattative. Negli incontri avuti con la proprietà, sono emerse le linee guida, che prima del Coronavirus prevedevano 100 milioni di budget più tutto quello che sarebbe stato incassato dalle cessioni. Una formula che, dopo l’esplosione della pandemia da Covid-19, ha portato a una riduzione di un quarto della parte cash, scesa a 75 milioni, alla quale si potrebbe aggiungere il 50% di quanto ricavato dalle vendite. Il tutto è stato ricalcolato in quanto, a detta dei manager della proprietà, tutte le società avranno una minor liquidità di cassa e i prezzi della fascia medio-alta dei giocatori, sia affermati sia di prospettiva, si abbasserà inevitabilmente. È un sistema ingegnoso, quasi da Football Manager, ma che indica come Elliott abbia molto chiara quella che è la rotta da seguire. Magari sarà di difficile comprensione ai più, che sperano sempre nelle spese a fondo perduto, ma il filo logico ed economico che la proprietà del Milan ha deciso di perseguire inizia ad essere molto chiaro e netto.

Due anni persi

I due anni persi, tra divergenze di vedute tra chi è l’incarnazione operativa della società – Ivan Gazidis – e le varie conformazioni dell’area tecnico-sportiva non possono proseguire ancora a lungo ed è anche per questo motivo che Gordon Singer, in prima persona, ha scelto Ralf Rangnick. Der Kommissar, come ormai è stato ribattezzato, è un decisionista puro e ha già sperimentato il sistema economico che Elliott vuole applicare al Milan. Di certo, almeno all’inizio, non ha gradito il taglio di 25 milioni cash e la riduzione del 50% degli introiti derivanti dalle cessioni, ma la cosa sembra esser stata metabolizzata dal manager tedesco.

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