Toro, per Baselli una scelta di vita

La mezzala in mezzo al guado: lasciare i granata o rimanere per non deludere più i tifosi. Su di lui resta vigile l’attenzione di Milan e Fiorentina. In bilico c’è anche Meité
Baselli© Marco Canoniero

TORINO - Cinque anni al Toro, 169 presenze e 20 gol complessivi con alle spalle, prima della lunga parentesi granata, due stagioni al Cittadella e due all’Atalanta: Daniele Baselli, centrocampista di Manerbio cui è legato tanto da essersi speso in prima persona per aiutare economicamente l’ospedale locale, si trova a dover compiere una scelta dirimente, per la propria carriera. Il 12 marzo ha compiuto 28 anni, l’età giusta per sposare definitivamente il Toro legando la maggior parte della propria carriera ai colori granata, oppure per tentare altrove la sorte. Provando a compiere quel definitivo salto di qualità che fin qui gli è mancato.

Bene intendersi, Baselli del gruppo di mediani è quello più dotato tecnicamente, forse l’unico con in canna l’assist risolutore. E anche tatticamente è cresciuto, in questo allineandosi a Lukic e Rincon che pure hanno doti importanti di lettura delle situazioni. Sotto questo aspetto è invece evidente il ritardo di Meité, che dopo qualche buona gara nella prima parte del 2018-19 è tuttavia andando regredendo sotto un po’ tutti i punti di vista.

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Il rendimento di Baselli è invece sempre stato sufficiente, per lunghi tratti anche nel corso di una annata complessa come questa, e divenuta per i granata insostenibile dalla sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo in avanti. Magari il suo rendimento è anche risultato qualcosa più che sufficiente, ma poi si è fermato lì. Su calcio da fermo ha saputo mettere più di un compagno in grado di battere a rete, nella protezione della retroguardia è forse risultata la mezzala più utile, e spesso lo si è visto pure recuperare palloni con la dovuta energia (altri ne ha persi, per mancanza di energia). Tutto vero, come il fatto che il passaggio da una resa sufficiente a una buona non si sia mai concretizzato. E così resta forte il dubbio: Baselli nel Toro non si esprime al meglio, o il suo reale valore è sempre stato un po’ sovrastimato? Lasciando i granata si avrebbe la prova del nove, e questa è la sfida che intriga il numero 8.

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TORINO - Cinque anni al Toro, 169 presenze e 20 gol complessivi con alle spalle, prima della lunga parentesi granata, due stagioni al Cittadella e due all’Atalanta: Daniele Baselli, centrocampista di Manerbio cui è legato tanto da essersi speso in prima persona per aiutare economicamente l’ospedale locale, si trova a dover compiere una scelta dirimente, per la propria carriera. Il 12 marzo ha compiuto 28 anni, l’età giusta per sposare definitivamente il Toro legando la maggior parte della propria carriera ai colori granata, oppure per tentare altrove la sorte. Provando a compiere quel definitivo salto di qualità che fin qui gli è mancato.

Bene intendersi, Baselli del gruppo di mediani è quello più dotato tecnicamente, forse l’unico con in canna l’assist risolutore. E anche tatticamente è cresciuto, in questo allineandosi a Lukic e Rincon che pure hanno doti importanti di lettura delle situazioni. Sotto questo aspetto è invece evidente il ritardo di Meité, che dopo qualche buona gara nella prima parte del 2018-19 è tuttavia andando regredendo sotto un po’ tutti i punti di vista.

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