MILANO - A luglio, quando compirà 18 anni, Sebastiano Esposito rinnoverà il contratto con l’Inter fino al 2025, il massimo consentito dalle leggi. Un’estate fa, quando ha spiccato il volo verso la prima squadra, aveva firmato per tre anni, fino al 2022, anche allora il massimo consentito dalle carte federali. Non è un caso che l’Inter per lui abbia progetti a lunghissima scadenza: la ferita per la cessione di Zaniolo sanguina ancora e da allora in società si sono ripromessi che simili errori di valutazione non andranno più fatti. Una politica che sarà ancora più facile da rispettare avendo bilanci sempre più sani e, in tal senso, Suning si sta avvicinando a un punto di equilibrio nei conti, favorito dal ritorno in pianta stabile in Champions (la prossima, sarà la terza partecipazione consecutiva, non male dopo sei lunghissime stagioni di assenza).
Dopo l’exploit di questa stagione (11 partite tra i grandi e il gol, su rigore, segnato al Genoa) per Esposito verrà disegnato un percorso “alla Bastoni”. I 18 anni di Sebastiano invitano alla prudenza e la concorrenza alquanto qualificata che presenterà in attacco l’Inter che verrà rischierebbe di soffocarlo. Il club invece vuole che il suo percorso di crescita del ragazzo non sia interrotto e, per far sì che il progetto vada a buon fine, sarà fondamentale scegliere il partner giusto a cui affidare un simile gioiello. In tal senso le pretendenti non mancano, come prova l’interessamento del Parma a gennaio. Facile pensare che Marotta possa scegliere una società con cui l’Inter ha molti affari in ballo e quindi ottimi rapporti diplomatici e, in tal senso, i gialloblù sarebbero senz’altro in prima fila. E comunque in buona compagnia, se si considera i rapporti che l’Inter ha pure con Sassuolo, Verona, Genoa e Bologna.