MILANO - Mai più altri Zaniolo. Il tesoretto previsto dalle cessioni di Icardi, Perisic e Joao Mario darà finalmente all’Inter la possibilità di scelta sui giocatori prodotti dal vivaio, in passato quasi sempre utilizzati per generare preziosissime plusvalenze per far quadrare i bilanci. In tal senso è ancora una ferita aperta la cessione di Zaniolo, l’unico giocatore dai tempi di Balotelli e Santon che avrebbe avuto il talento per essere protagonista pure in prima squadra. "Mentre facevamo la trattativa per Nainggolan, avevamo fatto due richieste all’Inter: Radu e Zaniolo. Radu però era già stato dato al Genoa e l’Inter non voleva vendere Zaniolo: mica sono scemi. Però volevano fortemente prendere Radja e quindi dovevano pur cedere su qualcosa". Raccontò Monchi parlando di quell’affare. Quello della Roma non era un aut-aut ma, dovendo Ausilio fare pure plusvalenza, alla fine venne sacrificato Zaniolo. Il trequartista, acquistato soltanto un anno prima dall’Entella per 1,8 milioni, venne rivenduto a 4.5 e (magra consolazione per i tifosi nerazzurri), a corredo l’Inter si aggiudicò un 15% sulla rivendita. In pratica, se la Roma dovesse cedere il suo gioiello per 50 milioni, 7.5 di questi finirebbero nelle casse di Suning.
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