Scambio Arthur-Pjanic: la Juve aspetta Quique

Il brasiliano titolare 4 volte in 11 partite col nuovo tecnico: se la tendenza proseguirà sarà più facile convincerlo
Arthur Melo piace alla Juventus e all'Inter© Getty Images

E' ancora molto lontana, l’ipotetica data del matrimonio che la Juventus vorrebbe celebrare con Arthur Melo. Dunque c’è tutto il tempo per sedurlo e convincerlo a lasciare il Barcellona, mossa a cui ha detto ufficialmente di non pensare. C’è, per la precisione, ancora una stagione da concludere (si spera) prima di arrivare a iniziare quella che potrebbe vedere il ventitreenne centrocampista brasiliano in maglia bianconera. E proprio la parte di stagione che resta da giocare potrebbe aiutare Fabio Paratici nell’opera di seduzione, se seguisse la tendenza precedente all’interruzione.

Non indispensabile

Nel dettaglio, la tendenza in questione è quella dell’impiego di Arthur da parte di Quique Setien, che il 13 gennaio ha sostitutio Ernesto Valverde sulla panchina del Barcellona. Una tendenza, va detto, che potrebbe essere stata condizionata dalla pubalgia di cui il brasiliano era stato vittima proprio nelle settimane precedenti il cambio in panchina, smaltita giusto in tempo per entrare a 7 minuti dal 90’ nel debutto di Quique Setien, il 19 gennaio contro il Granada. Normale, dunque, un suo impiego limitato da parte del nuovo allenatore, almeno nelle prime partite. La situazione è effettivamente andata migliorando, con Arthur titolare nelle ultime tre giornate di Liga prima della sosta, compreso il clasico contro il Real (in panchina però in Champions contro il Napoli), ma il suo bilancio complessivo da quando Setien è arrivato parla di quattro partite giocate dall’inizio su undici in cui è stato a disposizione. Pur con tutti i distinguo appena fatti, non molte.

Se Arthur, anche giocando un po’ di più, si ritrovasse a non essere più un punto fermo come prima dell’arrivo di Setien, la sua determinazione a restare blaugrana potrebbe vacillare. Peraltro, a prescindere da quello che sarà il suo impiego (i suoi rivali Rakitic e Vidal sono a loro volta giocatori in uscita), Arthur di non essere considerato indispensabile lo ha già capito quando il Mundo Deportivo, la scorsa settimana, ha rivelato che il Barcellona aveva dato alla Juventus il permesso di contattarlo nell’ottica di uno scambio con Miralem Pjanic. Proprio la fuga di quella notizia, oltre al fatto in sé, lo ha indispettito e irrigidito sulle sue posizioni, non impedendogli comunque di dirsi «onorato dell’eventuale interesse di grandi club». E con il trascorrere dei giorni, passare in un grande club che lo vuole al centro del proprio progetto potrebbe risultare più allettante che restare in uno disposto a sacrificarlo, per quanto a malincuore e per ragioni economiche almeno quanto tecniche: il brasiliano è infatti uno dei pochi giocatori cedibili da cui il Barcellona può ricavare una ricca plusvalenza. Proprio come Pjanic per la Juventus.

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