© BartolettiBERGAMO - Qualche voce inizia a circolare, come ogni anno di questi tempi si incrociano indiscrezioni più o meno fondate soprattutto in tema di cessioni, ma la verità, pensando al mercato dell'Atalanta, è che tutto è decisamente fermo. O almeno così sembra. La società orobica non ha problemi di bilancio, è ancora in corsa per la vittoria della Champions League (avete letto bene, nessuna forzatura: chi arriva ai quarti deve pensare all'obiettivo massimo) e non ha praticamente nessuna questione relativa ai rinnovi dei giocatori più importanti da sistemare. Tradotto in parole povere, non ci sono necessità ma strategie. Non si vedono bisogni ma si possono ipotizzare progetti. Due dei giocatori maggiormente chiacchierati in questo periodo sono gli esterni Timothy Castagne e Robin Gosens. Premesso che bisogna vedere se e come finirà la serie A e poi come saranno giocate le ultime sfide di Champions, la situazione del belga è la più fluida. Il contratto è in scadenza nel 2022, le parti stanno discutendo da tempo il rinnovo ma non c'è accordo. Prima dello stop per Coronavirus il numero 21 della Dea è rimasto spesso fuori sia per problemi fisici sia per scelta tecnica, al suo posto ha giocato sempre Hateboer che contro il Valencia ha pure segnato una doppietta.
In entrata, i nomi che circolano per ora non trovano troppe conferme, a gennaio sono arrivati due giovani prospetti come Czyborra (per la sinistra) e Bellanova (per la destra), difficile pensare che la Dea si privi sia di Castagne sia di Gosens, ma si parla molto dell’esterno danese del Genk, classe 1997, Joakim Maehle: con i belgi i rapporti sono buoni viste le passate trattative per Castagne e Malinovskyi.
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