Rincon con Gagliardini-Bonaventura-Krunic: mediana dei sogni, ora è un progetto

L’interesse del Torino per l’ex empolese in aggiunta all’altro milanista e al centrocampista dell’Inter delinea una strategia chiara e di qualità: rifornire Belotti e rilanciare Verdi
Rincon con Gagliardini-Bonaventura-Krunic: mediana dei sogni, ora è un progetto

TORINO - Da un reparto prettamente muscolare a uno che dovrà fondere prestanza fisica e qualità tecnica: l’idea di Cairo e Vagnati per il futuro centrocampo granata è chiara. Ora, però, l’intenzione va concretizzata. I profili giusti sono stati individuati, e da tempo il Toro sta imbastendo i discorsi per tentare di chiudere le varie operazioni. Alcuni giocatori sono stati seguiti non soltanto nelle ultime settimane, bensì rientrano nella lista della spesa stilata fin dall’estate del 2018.

E’ questo, ad esempio, il caso di Rade Krunic. Il bosniaco è tornato con forza nei piani di Cairo e Vagnati, ma all’inseguimento dell’ex centrocampista dell’Empoli i granata si erano già messi 20 mesi fa. Anzi, il discorso con la società di Corsi si era arenato all’ultimo, dopo una serie di confronti che avevano avvicinato di molto Krunic al Torino. Non se ne fece nulla, con la mezzala che nel luglio scorso passò al Milan per la cifra, concorrenziale visto il valore e l’età del calciatore (26 anni), di 8 milioni di euro (per un ingaggio da 1,1 con scadenza 2024).

FACCIA A FACCIA CON RAIOLA - Krunic piaceva, e piace ancora oggi, per le capacità di interpretare il ruolo di interno con talenti da trequartista. Tali da renderlo un discreto marcatore, e un ottimo rifornitore di assist. Hanno due modi diversi di giocare, ma ad avere talenti da rifinitore pur potendo agire anche da mezzala in un reparto a tre è pure Giacomo Bonaventura. Come Krunic ugualmente a suo agio che si tratti di muoversi in linea (mezzala in una mediana a tre) che alle spalle delle punte. Per l’ex dell’Atalanta patron e ds non devono trattare il cartellino con il Milan, visto che Bonaventura, a scadenza di contratto in rossonero, ha già espresso l’intenzione di accasarsi altrove. Qui la contesta è con Mino Raiola, agente che ha raccolto il testimone da Giocondo Martorelli (storico procuratore di Bonaventura) e che, gestendo un calciatore a parametro zero, vuole spuntare il più possibile in termini di stipendio (entità e durata).

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