L'Inter punta Cunha, il nuovo Lautaro

I nerazzurri seguono da tempo il giovane attaccante brasiliano che a gennaio si è trasferito all'Hertha Berlino: è già a quota 4 gol in 6 partite
L'Inter punta Cunha, il nuovo Lautaro© Thomas Kienzle/Pool via Getty Images

MILANO - Morto un papa, se ne fa un altro. E così, nell’estate in cui l’Inter potrebbe dire addio a Lautaro Martinez, ecco pronto l’erede, ovvero un giocatore dal profilo simile che potrebbe sbarcare ad Appiano Gentile alla stessa età con cui Lautaro atterrò sul pianeta Inter nell’estate del 2018. Dopo averlo seguito per diversi mesi, il club nerazzurro ha infatti riallacciato i rapporti con l’entourage di Matheus Cunha, attaccante brasiliano classe ’99 dell’Hertha Berlino. Cunha, 21 anni compiuti proprio ieri, si è messo in luce nella squadra della capitale dove è arrivato a gennaio, acquistato per 18 milioni dal Lipsia dove era arrivato nel 2018, senza però riuscire a mettersi completamente in luce. Così, dopo 9 reti complessive in 52 partite nella squadra della Red Bull, il trasferimento all’Hertha dove si è preso la vetrina nelle gare pre e post sosta forzata per il Covid-19, spingendo in panchina l’altro neo acquisto del club di Berlino, l’ex rossonero Piatek. Due gol contro Dusseldorf e Werder Brema il 28 febbraio e 7 marzo, due gol contro Hoffenheim e Union Berlino nelle due gare del 16 e 22 maggio (ieri è rimasto a secco nel 2-2 contro la sua ex squadra, il Lipsia).



Cunha all’Hertha ha iniziato a giocare a metà febbraio, prima, per venti giorni, aveva trascinato il Brasile Under 23 alla qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo segnando 5 gol. Insomma, il brasiliano in questo 2020 è esploso dopo aver faticato a imporsi in Bundesliga dopo i primi gol segnati in Europa con la maglia del Sion. Lì nella stagione 2017-18 lo aveva notato Ralf Rangnick - il candidato numero uno alla panchina del Milan - che lo aveva portato a Lipsia. Seconda punta, Cunha ha dimostrato di potersi adattare anche da centravanti o da attaccante esterno. Caratteristiche che lo accomunano al primo Lautaro, quello sbarcato dal Racing dove veniva impiegato in tutti i ruoli dell’attacco. 

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