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MILANO - Per riconoscere il talento ci vuole una sorta di vocazione. Andare a scovare chi può diventare un campione, pagarlo il giusto e poi rivenderlo a peso d’oro. E questa caratteristica, questo saper vedere il talento laddove gli altri non arrivano, ha fatto di Ralf Rangnick una sorta di guru che ha impressionato molto Gordon Singer, che nei contatti avuti nei mesi addietro con il manager tedesco, è arrivato preparato su quello che era il suo trascorso da allenatore ma, anche, da talent scout. Ed è anche per questo motivo che Elliott vuole affidare a Ralf la ricostruzione del Milan, con un metodo vincente e dall’alta sostenibilità economica.
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