Petrachi-Roma, quasi ai titoli di coda

Scintille tra il ds salentino e il presidente Pallotta: Fienga cerca la mediazione
Petrachi-Roma, quasi ai titoli di coda© LAPRESSE

ROMA - È iniziata male. Sta finendo peggioPetrachi è appeso ad un filo sottilissimo. In queste ore il Ceo Fienga sta cercando di capire se esistono i margini per ricucire lo strappo. Difficile alla luce dell'sms al vetriolo inviato dal d.s. a Pallotta, nel quale si lamentava di esser stato esautorato della sua autorità internamente e esternamente. L'ultima parola spetta al presidente. In ballo c'è anche una buonuscita, mai secondaria per un dirigente che guadagna 1,2 milioni di euro netti più bonus sino al 2022 in un club con i conti in difficoltà. Problema che potrebbe essere bypassato se la Roma decidesse di intraprendere la strada del licenziamento per giusta causa (valutazioni in corso).

Sono ore decisive. Fienga sta provando a convincere Pallotta a tenerlo a tempo, per fargli completare almeno la sessione estiva. L'ultima parola però spetta a Jim che in questi anni ha dimostrato come cambiare sia l'ultima cosa che lo spaventa. A dimostrazione ci sono i 4 ds (Sabatini, Massara, Monchi e Petrachi), 8 allenatori (Luis Enrique, Zeman, Andreazzoli, Garcia, Spalletti, Di Francesco, Ranieri e Fonseca), 5 tra ad e ceo (Fenucci, Pannes, Zanzi, Gandini e Fienga) senza dimenticare i tre dg (Baldini, Baldissoni e Calvo). Se non è un record, poco ci manca. 

Gaffe a ripetizione 

Come da primato sono gli scivoloni collezionati dal ds salentino nei suoi 10 mesi romani. Ancora doveva firmare con i giallorossi, ed era stato già catturato dai fotografi a Fiumicino di ritorno da Madrid - dove avvenne l’incontro con Fonseca - accompagnato da Fienga. Sempre in quel periodo, teneva banco il [...]

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