© EPABERGAMO - La mossa di mercato più importante per l'Atalanta? Semplice, stare fermi. Completamente fermi. Sia dal punto di vista tecnico che da quello finanziario, i nerazzurri sono in una situazione invidiabile. Tutte le squadre si possono sempre migliorare, ma con questi tempi del mercato è chiaro che non ci sarà spazio per costruire le rose in vista della prossima stagione con innesti mirati su cui lavorare in ritiro.
Il centravanti Duvan Zapata è molto richiesto, ma a Zingonia vogliono almeno 70 milioni per sedersi a parlare, ragazzi come Gosens e Gollini partono solo in caso di offerte sopra i 30 milioni e lo stesso Castagne, da mesi in trattativa con la società per il rinnovo del contratto che scade nel 2022, non ha mai interrotto le negoziazioni. In una situazione del genere, gli acquisti vanno sempre anticipati e infatti a gennaio sono arrivati ragazzi come Sutalo, Czyborra, Bellanova e Taméze che sono ormai da qualche mese al lavoro con il Gasp. Per il francese del Nizza c'è un diritto di riscatto che diventa obbligo all'ottava presenza (8 milioni il costo del cartellino), sullo sfondo c'è anche il ritorno del centrocampista in prestito al Verona, Matteo Pessina, oltre ai possibili colpi all'estero di Sartori: il nome di Mahele del Genk e Florenzi della Roma sono circolati anche nelle ultime settimane.