MILANO - La linea del Milan, almeno per il momento, sembra essere quella di non prendere un’altra prima punta da affiancare a Zlatan Ibrahimovic. Ovviamente, il tutto dando per scontato che lo svedese rinnovi il suo contratto con i rossoneri. Maldini, sul tema, è stato chiaro nei giorni scorsi, ma a livello numerico e qualitativo, un innesto nel pacchetto offensivo dovrà esser fatto. Ed è così che prende forma l’idea di un esterno offensivo che possa giocare su entrambe le fasce, il che consentirebbe a Rebic o a Leao di poter essere i supplenti o le alternative a Ibra. Chiesa è il giocatore più vicino a questo identikit, anche se il focus della dirigenza rossonera, che ha in Paolo Maldini e Ricky Massara i due uomini operativi, è concentrato sulla difesa e sul centrocampo, ovvero i reparti nei quali ci sono le incombenze superiori a livello di acquisti.
Sono almeno due i tasselli che il Milan dovrà tappare nella sua retroguardia. Il primo è quello legato ad un difensore centrale che possa essere un co-titolare al fianco di uno tra Kjaer e Romagnoli. Il nome più gradito è quello di Nikola Milenkovic della Fiorentina, con la quale ci sono più discorsi avviati come, ad esempio, la questione della clausola legata a Rebic, con i viola che hanno diritto al 50% della cifra che l’Eintracht incasserà dalla rivendita dell’attaccante croato, che vuole rimanere al Milan. Ramadani è al lavoro ed è anche l’agente dello stesso Milenkovic e nel quadro potrebbe rientrare anche Lucas Paquetà, che piace molto alla viola e che ha dato segnali social non particolarmente entusiasmanti in merito alla stagione che si è appena conclusa. Per quel che concerne la corsia di destra, rimane caldo il nome di Serge Aurier. Il terzino del Tottenham è in uscita dagli Spurs e i suoi agenti, che lo avevano già proposto al Milan la scorsa estate, stanno cercando di limare le richieste degli inglesi per il prezzo del cartellino, attualmente fissato a 15-16 milioni. E anche tra le due dirigenze sono iniziati i contatti.