Pagina 4 | Mercato Juve, con Pirlo cambiano gli obiettivi

La nuova Juventus di Andrea Pirlo partirà da Cristiano Ronaldo, dai due neoacquisti (Kulusevski e Arthur) e da coordinate di mercato simili a quelle precedenti. Nessuna follia e tanta creatività (scambi e/o prestiti lunghi) per ringiovanire e migliorare la rosa. Dal Comandante al maestro, qualcosa comunque cambierà. Un esempio? Jorginho, sondato già da diverse settimane dagli uomini mercato dei campioni d’Italia, era stato individuato come regalo ideale per il Sarri bis. L’italo-brasiliano del Chelsea, fedelissimo dell’ex allenatore bianconero, avrebbe raggiunto volentieri il suo mentore a Torino. La pista, ovviamente, si è raffreddata nelle ultime ore.

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Nei piani del dg Fabio Paratici c’è comunque il desiderio di mettere mano al centrocampo. Così, dopo Arthur e al netto delle cessioni (Khedira, Matuidi), la Juventus punta a rinfrescare ulteriormente il reparto. Secondo i ben informati, i bianconeri si rifaranno sotto per Sandro Tonali, gioiellino del Brescia apprezzatissimo da Pirlo. Da settimane l’Inter ha guadagnato la pole position sul centrocampista di Massimo Cellino. Il club di Zhang è in vantaggio. Paratici, però, è pronto a riallacciare i contatti con l’agente Beppe Bozzo e con Cellino per verificare i margini di inserimento. L’alternativa a Tonali è un altro azzurro: Manuel Locatelli del Sassuolo. Qualche contatto con il club emiliano c’è già stato e gli ottimi rapporti tra società rendono l’operazione fattibile. Di sicuro almeno un altro centrocampista arriverà. Nel mirino c’è sempre Nicolò Zaniolo, che però difficilmente lascerà la Roma dopo il cambio di proprietà. Antenne dritte anche su Aouar del Lione.

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Il numero 9

Il cambio di allenatore non sconvolgerà la priorità assoluta: ossia la ricerca di un nuovo centravanti. Gonzalo Higuain lascerà la Juventus un anno prima della scadenza (2021) e per la successione dell’argentino c’è un nome che intriga più di altri: Raul Jimenez del Wolverhampton. Alla Continassa sono convinti che il 29enne messicano possa integrarsi al meglio con Cristiano Ronaldo e in Portogallo sostengono che sia lo stesso CR7 a sponsorizzare l’ex Benfica. Questione di personalità e generosità nel pressing. Jimenez è stata la rivelazione dei Wolves (27 reti tra campionato e Coppe) e per caratteristiche ricorda il miglior Mario Mandzukic. La concorrenza del Manchester United complica la corsa dei bianconeri. Paratici può contare sugli ottimi rapporti con Jorge Mendes, agente di CR7 e di Jimenez. Il procuratore portoghese è di casa al Wolverhampton e sta cercando una mediazione creativa per arrivare al traguardo. Di scontato non c’è ancora nulla.

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Ecco perché la Juventus non molla Arkadiusz Milik, che continua a non voler rinnovare con il Napoli (scadenza 2021) e da tempo si è promesso ai bianconeri. L’esonero di Sarri, che dell’ex allievo polacco era il primo sponsor, non è detto che faccia cambiare la posizione di Milik. L’ex Ajax ha altre offerte (Atletico e Tottenham), ma resta affascianato dalla possibilità di giocare accanto a Cristiano Ronaldo. Sempre valide anche le piste Edin Dzeko (Roma) e Alexandre Lacazette (Arsenal). Il 34enne bosniaco rappresenterebbe la classica eccezione alla regola dal momento che alla Continassa hanno intenzione di ringiovanire la rosa. L’esperienza e la classe di Dzeko, però, non sono in dubbio ed è il motivo che spinge Paratici a monitorare la situazione.

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Ecco perché la Juventus non molla Arkadiusz Milik, che continua a non voler rinnovare con il Napoli (scadenza 2021) e da tempo si è promesso ai bianconeri. L’esonero di Sarri, che dell’ex allievo polacco era il primo sponsor, non è detto che faccia cambiare la posizione di Milik. L’ex Ajax ha altre offerte (Atletico e Tottenham), ma resta affascianato dalla possibilità di giocare accanto a Cristiano Ronaldo. Sempre valide anche le piste Edin Dzeko (Roma) e Alexandre Lacazette (Arsenal). Il 34enne bosniaco rappresenterebbe la classica eccezione alla regola dal momento che alla Continassa hanno intenzione di ringiovanire la rosa. L’esperienza e la classe di Dzeko, però, non sono in dubbio ed è il motivo che spinge Paratici a monitorare la situazione.

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