© www.imagephotoagency.itTORINO - I nomi non sono di quelli che entusiasmano i tifosi granata, ma tant’è: i primi contatti, le iniziali trattative che lievitano, coinvolgono giocatori che non accensono troppo la fantasia della gente. Sarà, dunque, una rivoluzione al risparmio: cominciata con una serie di incontri per consegnare a Giampaolo almeno tre nuovi giocatori per l’inizio del ritiro (a Biella, dal 22 agosto al 5 settembre). Quelli che ha chiesto il tecnico per poter impostare il suo gioco con il centrocampo a rombo (4-3-1-2). Per questo ha la necessità di avere subito due esterni e un regista. Perché lui, da sempre, predilige un play basso davanti alla difesa, un vertice alto in fase di possesso che dovrà fare il lavoro di finalizzatore per le punte e 2 mezzali che si inseriscono oppure come alternativa provare direttamente la conclusione a rete. E Vagnati sta cercando di accontentarlo. Considerando che Torreira, regista dell’Arsenal e della nazionale uruguaiana, prima scelta per Giampaolo, costa troppo e ha un ingaggio fuori dalla portata, il ds si sta muovendo su altri profili più abbordabili per il budget che gli ha messo a disposizione Urbano Cairo.
E allora spunta un nome nuovo, un giocatore che granata avevano già cercato nel mercato di gennaio. Si tratta di Milan Badelj (31 anni), centrocampista della Lazio che nell’ultimo campionato ha giocato nella Fiorentina in prestito, ma senza avere il posto fisso (Iachini gli ha preferito Pulgar). Nazionale croato con cui si è laureato vicecampione del mondo nel 2018, non è stato riscattato dal club viola che ha deciso di non pagare i 5 milioni concordati a suo tempo con Lotito. Via intermediari, il Toro ha provato a chiederlo alla Lazio in prestito con diritto, ma Tare (ds biancazzurro) per ora ha detto no. Solo con 4-5 milioni pronta cassa i granata potrebbero portarlo a casa, al momento.