© Ina Fassbender/Pool via Getty ImagesMILANO - Patrik Schick può essere una tentazione di mercato per il Milan, un’operazione da imbastire con calma e da finalizzare negli ultimi giorni di mercato. L’attaccante, che era finito nel mirino di Ralf Rangnick, non disdegnerebbe un ritorno in Italia in una società diversa dalla Roma visto che il Lipsia ha annunciato ufficialmente che non eserciterà l’opzione per il suo riscatto. Dunque, Schick è destinato a tornare in Italia, ma la sua volontà sembra esser quella di non rimanere in giallorosso. Tuttavia la Roma lo valuta 25 milioni e questo prezzo – ad oggi – è ritenuto eccessivo da tutti. Sul finire del mercato, invece, le cose potrebbero andare diversamente anche perché il Milan è focalizzato sul rinnovo di Ibrahimovic, che sembra slittare solo per questioni temporali, per poi muoversi sugli altri obiettivi di mercato. L’attacco non sembra essere una priorità per i rossoneri, visto che la conferma di Ibra – nei piani di Gazidis, Maldini e Massara – dovrebbe essere il punto focale del reparto offensivo di Pioli, con Ante Rebic e Rafael Leao come prime alternative allo svedese e il baby Colombo a fare la spola tra prima squadra e Primavera. Ma in caso di qualificazione alla fase a gironi di Europa League, la necessità di avere un vice Ibrahimovic vero potrebbero salire in maniera imponente e qui, il nome di Schick, può entrare in gioco.
Di attaccanti di un certo livello che possano arrivare al Milan, in questo momento storico, non ce ne sono parecchi. Luka Jovic, dopo il naufragio della trattativa con Rangnick, è uscito dai radar anche per una questione di costi (il Real Madrid voleva 50 milioni per il cartellino) mentre Schick – che in Italia è esploso con la maglia della Sampdoria – si è sì rilanciato con la maglia del Lipsia, ma non al punto da tale da ottenere il riscatto dei tedeschi. Dal punto di vista fisico, Schick può essere una valida alternativa a Ibrahimovic e stando un anno a giocarsi il posto con lo svedese, potrebbe completare la sua definitiva maturazione. I poteri taumaturgici di Zlatan (che ieri ha risposto con un pollice alto al coro di un tifoso che lo ha incrociato nelle acque di Saint Tropez) potrebbero essere quella spinta in più che manca al talento ceco, a caccia di quel click mentale e tecnico che lo potrebbe portare ad essere uno degli attaccanti centrali più interessanti d’Europa.