Inter, Conte chiama Dzeko. La Roma prova a tenerlo

Il futuro del centravanti sarà deciso con la nuova proprietà. Le parole su Fonseca pesano
Inter, Conte chiama Dzeko. La Roma prova a tenerlo© Marco Canoniero

Il countodown volge al termine. Lunedì la Roma cambia di proprietà. Friedkin è pronto a subentrare a Pallotta e diventare il ventiquattresimo presidente della storia giallorossa. Il closing avverrà presumibilmente per via telematica, tra Roma, Londra e gli Usa, con gli studi dei rispettivi avvocati pronti a chiudere il deal. Benché da più parti il figlio di Dan, Ryan, sia dato da giorni nella City, non arrivano conferme né da Trigoria tantomeno dall'entourage del magnate texano. Il primo passo sarà quello di inserire 7 nuovi membri nel cda, poi si passerà all'Opa sulle azioni in borsa, passaggio necessario. Da capire se sarà propedeutico al delisting. Soltanto successivamente si passerà al campo.

Conte vuole lui come vice Lukaku. E pesano le parole su Fonseca

In primis toccherà capire chi sarà il "timoniere": il contratto del Ceo Fienga scade con il bilancio, ad ottobre, e non è affatto scontato che venga prolungato. In seguito bisognerà scegliere la figura alla quale affidare la carica di ds. E da lì in poi, si potrà iniziare a parlare della costruzione della nuova squadra. Visti i tempi ristretti, Fonseca dovrebbe restare. Da scrivere invece il futuro di Dzeko. Un anno fa, di questi tempi (16 agosto, ndc), la Roma ufficializzava il rinnovo del bosniaco sino al 2022, dopo un'estate a dir poco travagliata tra il tira e molla con l'Inter, l'incastro di attaccanti (Higuain-Dzeko-Icardi) che non era andato in porto e l'happy-end che aveva fatto felice soprattutto il centravanti, coni l'ingaggio lievitato di colpo a 7.5 milioni. Ora, la questione si riapre. Anche perché la stagione giallorossa si è conclusa con il j'accuse di Edin al tecnico, dopo il ko e conseguente eliminazione in Europa League per mano del Siviglia. «Mai in partita, strategia sbagliata, partita preparata male. Abbiamo sempre voluto giocare partendo dalla difesa ma non siamo mai riusciti a tirare in porta», parole mirate quelle del centravanti e dirette a Fonseca che nell'intervallo, lo aveva ripreso perché spettava a lui rimproverare la squadra e non all'attaccante. Per carità cose che capitano. Quello che invece ha sorpreso è stata la volontà di esternarlo ai media. Non deve colpire invece come l’Inter sia ancora sulle sue tracce. Conte lo vuole come vice-Lukaku per quella (la prossima) che potrebbe rappresentare la stagione della svolta nerazzurra.

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