Il dilemma di Dybala: o resta e si libera nel 2022 o va via per orgoglio

Se non parte e non rinnova entro un anno, la Juve rischia di perderlo a parametro zero. Ma la Joya può chiedere la cessione, stufo di essere sempre sul mercato
Il dilemma di Dybala: o resta e si libera nel 2022 o va via per orgoglio© Marco Canoniero

TORINO - Paulo Dybala sfoglia la margherita: davanti a lui l’enorme dilemma sul futuro, restare o non restare alla Juventus visto che, come ogni estate, il suo nome finisce sul mercato. Dodici mesi fa aveva resistito a chimere e corteggiamenti, facendo valere la sua volontà di indossare ancora la maglia bianconera, nonostante la Juventus avesse portato avanti le trattative con Manchester United (scambio con Lukaku), Tottenham e Psg. Adesso le prospettive sono diverse: il nuovo tecnico Andrea Pirlo ha messo Cristiano Ronaldo - e non la Joya - al centro del suo progetto e vuole un centravanti vero a misura di CR7, in modo che possa esaltare ancora di più le sue doti di goleador; intanto non si sblocca la trattativa per il rinnovo di Dybala con i tempi per arrivare al possibile svincolo che sono lontani, ma non troppo (2022).

Tutti motivi che impongono una serie di riflessioni in casa Dybala. Di primo acchito Paulo sembra deciso ad alzare le barricate anche quest’anno. E ha degli ottimi argomenti da esibire: è stato uno dei migliori nella rosa bianconera, ha segnato gol decisivi per la conquista dello scudetto, ha sconfitto anche il Coronavirus, dopo 46 giorni di isolamento che non hanno condizionato le sue prestazioni alla ripartenza del campionato. Infine, può contare sempre sull’affetto dei tifosi, che si sono schierati compatti al suo fianco ai primi segnali di una possibile cessione. Ma esiste il nodo del contratto: per firmare il prolungamento la Joya chiede un ingaggio da top player, 15 milioni di euro, il doppio di quanto guadagna adesso, e un ruolo da protagonista. Sul primo punto la Juventus non intende al momento accontentarlo ed è disposta a spingersi fino a 10 milioni di stipendio, con la parte variabile legata a obiettivi personali e di squadra assai cospicua; stesso discorso sul secondo punto, dove la Joya viene sì considerato un giocatore molto importante, ma sempre un passo indietro rispetto al penta Pallone d’Oro.

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