© www.imagephotoagency.itBERGAMO - La conferma al vertice del calcio italiano e il fatto di essersi affermata anche a livello europeo hanno consentito all’Atalanta di rinforzare la propria posizione anche in chiave mercato. Già, perché l’attuale collocazione del sodalizio presieduto da Antonio Percassi è di assoluto prestigio e ciò permette al club di valutare con la massima tranquillità tutte le operazioni sia in entrata sia in uscita in quanto non si ha la necessità di dover vendere pezzi pregiati. Una condizione che permette di mantenere la serenità all’interno dell’ambiente, un fattore che per esempio manca in altre big italiane ed europee, invece alle prese con malumori o complete rifondazioni. A queste parole fanno seguito i fatti, con il pacchetto dei dirigenti confermato in blocco, così come Gian Piero Gasperini al timone della squadra. Ma non solo, perché anche il pacchetto dei titolari, ad oggi non è stato minimamente toccato. È innegabile che ci sia qualche elemento finito nel mirino di altri club, ma oggi l’Atalanta vende alle sue condizioni (e ciò è testimoniato anche dalle cessioni di Dejan Kulusevski, Musa Barrow e Roger Ibanez avvenute a gennaio) senza fare sconti a nessuno. Il primo segnale è arrivato con Duvan Zapata, per il quale i dirigenti nerazzurri hanno subito fatto capire che sarebbe servita la classica proposta indecente anche soltanto per intavolare una trattativa.
In entrata
Piuttosto che vendere l’Atalanta è impegnata ad acquistare quei due-tre giocatori di livello che serviranno per completare il pacchetto dei 16-17 titolari da consegnare il prima possibile a Gian Piero Gasperini. I nomi sono sempre i soliti: in difesa piace Senesi del Feyenoord, mentre davanti si parla sempre di Florian Thauvin del Marsiglia (il francese non rinnoverà e l’Olympique ha aperto alla cessione), di Aleksej Miranchuk della Lokomotiv Mosca e di Pedro De La Vega, classe 2001 in forza al Lanus.
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