© canonieroMILANO - Il lungo tira e molla è quasi giunto alla sua conclusione. Zlatan Ibrahimovic e il Milan saranno nuovamente sposi, al termine di una trattativa lunga, complicata, ma che entrambe le parti volevano portare a casa in maniera positiva. L’annuncio è ormai questione di giorni anche se Mino Raiola ieri sera su Twitter ha raffreddato i bollenti spiriti dei sostenitori rossoneri: «Ibra non ha rinnovato», per ora, ma l’uscita dell’agente, oltre ad aver fatto andare di traverso la cena ai tifosi, aveva principalmente lo scopo di confermare che il contratto non è ancora stato firmato, nonostante l’accordo tra le parti sia ormai definito. Decisivo l’ultimo rilancio rossonero, che ha messo sul piatto sei milioni di euro netti più un milione di bonus così articolati: 500 mila euro di facile attivazione e legati a numeri bassi di presenze e gol, gli altri 500 mila verrebbero bonificati a Zlatan nel caso in cui il Milan si qualificasse alla prossima edizione della Champions League. Ed è quest’ultima clausola che racchiude la sfida per Ibrahimovic, ovvero riportare i rossoneri nella massima competizione europea, interrompendo così la latitanza che dura dalla stagione 2013-14. Ci saranno due strade per farlo: o uno dei primi quattro posti in campionato oppure attraverso la vittoria dell’Europa League, competizione che manca del tutto nella ricchissima bacheca del club. Ma prima ci sarà da affrontare i tre turni preliminari che daranno il pass per accedere alla fase a gironi. Ibra ha apprezzato molto lo sforzo fatto dal club, che ha diminuito la parte variabile per incrementare quella fissa, come vi avevamo raccontato nei giorni scorsi. Se tutti i bonus dovessero attivarsi, Zlatan andrebbe ad essere il giocatore più pagato della rosa visto che il suo salario oscillerebbe tra i 6,5 e i 7 milioni.
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