© www.imagephotoagency.itTORINO - Mentre la telenovela Messi sembra avere un finale con le dichiarazioni dell'argentino sulla permanenza in Spagna, il suo suo amico Luis Suarez porta avanti la sua battaglia parallela per cercare di liberarsi dal Barcellona. Si tratta di due situazioni diverse e che procedono insieme solo per l’amicizia che lega i due sudamericani, perché in teoria per Suarez dovrebbe essere più facile svincolarsi. Ronald Koeman lo ha definito «fuori dal progetto» e il Barça si libererebbe volentieri dei 30 milioni lordi del suo ultimo anno di ingaggio. Ma la rescissione del contratto tarda a essere definitiva, un po’ perché in questo momento i dirigenti blaugrana sono impegnati in altro e un po’ perché Suarez vuole una sostanziosa buonuscita che il Barça non sembra volergli concedere (per la serie: non vogliamo niente per il tuo cartellino, ma non ti diamo niente).
LA GRANDE ATTESA
Nel frattempo la Juventus aspetta. Ha in tasca la preferenza di Suarez e, soprattutto, un accordo di massima con lui (triennale da 10 netti all’anno, si dice). Non appena Suarez si dovesse liberare, la Juventus sarebbe pronta a ingaggiarlo, soprattutto se nel frattempo avesse risolto il suo problema di passaporto (che non è insormontabile, ma neanche una passeggiatina). Un’attesa che la Juventus divide con quella per Edin Dzeko, che - esattamente come Suarez - ha un accordo con la Juventus (biennale da quasi 7 netti a stagione) e la Juventus, a suo volta, ha un accordo con la Roma. Il tassello che manca è l’intesa Roma-Napoli per Milik, che dovrebbe prendere il posto di Dzeko in giallorosso (una trattativa che il Napoli sta rallentando molto). Anche in questo caso, non appena Dzeko si liberasse, la Juventus sarebbe pronta a ingaggiarlo.