Khedira-Juve, adesso è braccio di ferro

A differenza di Matuidi, il tedesco rifiuta di rescindere il contratto. E’ in attesa di offerte che però non arrivano
Khedira-Juve, adesso è braccio di ferro© Juventus FC via Getty Images

Braccio di ferro con Sami Khedira. La Juventus preme per la rescissione del contratto, con il “protocollo Matuidi” alla mano. Il tedesco invece non ne vuole sapere e nelle dita sbandiera semmai un accordo con firme in calce che andrà in scadenza soltanto nel giugno del 2021.

Trattasi di una intesa che era stata (sorprendentemente, per alcuni) rinnovata nel 2018, quando Khedira era già trentunenne. Nonché di una intesa particolarmente remunerativa che, considerando i vari bonus, prevede un ingaggio annuale che si aggira intorno a quota 6 milioni di euro. Mettici dunque l’ingaggio, mettici l’età (33 anni), mettici la lunga serie di infortuni. Ecco spiegata l’insistenza dei dirigenti bianconeri nel cercare nuova sistemazione a Khedira o, meglio ancora dal loro punto di vista, nell’indurlo a rescindere per poi cercar nuova casa autonomamente. Khedira, del resto, era stato tesserato a parametro zero nel 2015 e non causerebbe alcuna minusvalenza a bilancio. Di contro la sua partenza garantirebbe un risparmio superiore ai 10 milioni lordi sul monte ingaggi. E libererebbe uno slot a centrocampo in quella inevitabile politica del via uno dentro un altro che sta scandendo il mercato juventino: Pjanic per Arthur, Matuidi per Kulusevski e ora, appunto, Khedira (quando si riuscirà a convincerlo/collocarlo) per il già tesserato McKennie. A proposito: nel caso in cui anche Ramsey trovasse nuova sistemazione, Paratici concluderebbe i discorsi già imbastiti con il Sassuolo per Locatelli.

Insomma, sono svariati i motivi che inducono a pensare che... questo divorzio s’ha da fare. Sia pure con mille ringraziamenti nei confronti di un campione che ha avuto un ruolo nodale nelle imprese compiute (o sfiorate) dalla Juventus in questi anni. Molto, però, ha anche ricevuto ed è per questo che la società si aspetta collaborazione onde evitare di dover usare le “maniere forti” adottate con l’altro grande pupillo di MassimilianoAllegri, Mario Mandzukic, finito persino fuori rosa fino a che - gennaio 2019 - non ha accettato un’offerta dal Qatar. Più che gli Emirati, comunque, destinazione gradita a Khedira potrebbero essere gli Stati Uniti. In MLS il tedesco troverebbe Matuidi, che ha firmato con l’Inter Miami di David Beckham e che ieri ha twittato: «Nuova città, nuovi colori, nuova sfida, nuova famiglia, stessa motivazione. Andiamo!». 

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