Suarez, sprint in Consolato: la Juve lo aspetta

Scatta l’ora dell’esame per avere il passaporto. L’attaccante uruguaiano spinge per i bianconeri: se arrivano i documenti, l’affare si chiude
Suarez, sprint in Consolato: la Juve lo aspetta© EPA

TORINO - Non è una finale di Champions, ma in questo momento Luis Suarez sta giocando una partita che reputa altrettanto importante: è quella per ottenere il passaporto comunitario, grazie alle origini friulane della moglie Sofia, in modo tale da raggiungere la Juventus prima della fine del mercato (5 ottobre). Il 33enne bomber del Barcellona, una volta indicato da Koeman fuori dal progetto blaugrana, si è messo in testa di giocare con i campioni d’Italia e intende fare di tutto per riuscirci. Dopo aver raggiunto un accordo con il club catalano per un’uscita praticamente da svincolato stile Rakitic (al massimo i bianconeri riconosceranno al Barcellona dei bonus al raggiungimento di determinati obiettivi) e avere in mano un’intesa totale con i campioni d’Italia (10 milioni netti per 3 anni, bonus inclusi), il Pistolero deve incastrare l’ultima tessera: quella del passaporto comunitario. Un passo necessario visto che i regolamenti della Liga (dove Luis ha sempre giocato da comunitario) sono diversi da quelli della Figc e la Juventus ha già occupato le due caselle per giocatori extracomunitari con il brasiliano Arthur e l’americano McKennie.

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Suarez-Juve, mix di fiducia e prudenza

Dagli ambienti bianconeri e da quelli vicino a Suarez filtra un mix di fiducia e prudenza. Non è considerata una missione impossibile, ma nella migliore delle ipotesi si preannuncia una corsa contro il tempo. L’uruguaiano, però, vuole la Juventus a tutti i costi e si è già messo a disposizione dei suoi avvocati e della società bianconera per completare l’iter burocratico che in realtà aveva già iniziato anni fa. Il primo passo per arrivare al passaporto è l’esame di italiano (livello b1) presso il Consolato italiano di Barcellona. Ieri in Uruguay si è diffusa la voce secondo la quale Suarez verrebbe esaminato già in mattinata, ma stando a fonti spagnole il colloquio potrebbe slittare di qualche giorno, comunque in settimana. Una volta superato l’esame, dipenderà dai tempi della burocrazia. C’è ottimismo, ma di scontato non c’è ancora nulla. Suarez sta facendo il possibile e lo sta dimostrando con i fatti dal giorno in cui ha telefonato a Pavel Nedved trasmettendogli tutta la sua voglia di raggiungere i campioni d’Italia. Tutti motivi che spingono il dg bianconero Fabio Paratici ad aspettare Suarez e soprattutto i documenti per poterlo tesserare.

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TORINO - Non è una finale di Champions, ma in questo momento Luis Suarez sta giocando una partita che reputa altrettanto importante: è quella per ottenere il passaporto comunitario, grazie alle origini friulane della moglie Sofia, in modo tale da raggiungere la Juventus prima della fine del mercato (5 ottobre). Il 33enne bomber del Barcellona, una volta indicato da Koeman fuori dal progetto blaugrana, si è messo in testa di giocare con i campioni d’Italia e intende fare di tutto per riuscirci. Dopo aver raggiunto un accordo con il club catalano per un’uscita praticamente da svincolato stile Rakitic (al massimo i bianconeri riconosceranno al Barcellona dei bonus al raggiungimento di determinati obiettivi) e avere in mano un’intesa totale con i campioni d’Italia (10 milioni netti per 3 anni, bonus inclusi), il Pistolero deve incastrare l’ultima tessera: quella del passaporto comunitario. Un passo necessario visto che i regolamenti della Liga (dove Luis ha sempre giocato da comunitario) sono diversi da quelli della Figc e la Juventus ha già occupato le due caselle per giocatori extracomunitari con il brasiliano Arthur e l’americano McKennie.

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