Morata alla Juve e torna anche Alice Campello

Georgina Rodriguez accoglie la moglie dell’attaccante spagnolo di cui è grande amica. Cene, regali per i figli. Tra i Ronaldo e i Morata, feeling anche fuori dal campo
Morata alla Juve e torna anche Alice Campello

TORINO - Tanto, tantissimo, s’è detto e scritto in questi giorni circa la necessità - per la Juventus - di trovare un nuovo numero 9 che abbia un feeling perfetto con Cristiano Ronaldo. Ebbene, per ciò che concerne Alvaro Morata da questo punto di vista, potenzialmente, si può stravincere. Il rapporto tra i due può essere fraterno, suggellato da affinità extracalcistica, come dimostrato anche dalla forte amicizia che lega compagna e moglie dei due calciatori: Georgina Rodriguez, cioè lady Ronaldo, e Alice Campello, alias lady Morata. Che già pregustano cene e chiacchierate torinesi loro che, quando possibile, non mancano di incontrarsi per un saluto e quattro chiacchiere, peraltro documentando il tutto via social. E il regalo ai bimbi (orsi giganti), e il mazzo di fiori, e i cosmetici...

A CASA - Chissà, anche questo potrebbe rappresentare un valore aggiunto. Così come il fatto che Morata a Torino ci torni con il piglio di chi rimette piede a casa. L’ha detto e ribadito più volte, anche in tempi non sospetti: «Torino, dopo Madrid che è casa mia, era la città in cui stavo meglio, stavo divinamente. Avevo una routine, facevo tutti i giorni le stesse cose, avevo il bar all’angolo dove mi coccolavano, poi portavo il cane a passeggio. E in generale è l’Italia che mi piace molto». Musica per le orecchie di Alice, modella e influencer originaria di Mestre ben lieta all’idea di rientrare in Italia, tanto più ora che aspetta il terzo figlio: dopo i gemelli Alessandro e Leonardo, è in arrivo Edoardo. E poco importa che proprio il profilo Instagram della Campello sia stato inondato in queste ore da messaggi di tifosi dell’Atletico Madrid che chiedono a Morata di restare.

VECCHI AMICI - Alvaro smania dalla voglia di tornare laddove probabilmente ha toccato i livelli più alti della sua carriera: i 5 gol in Champions League nel 2014-15, che permisero la grande cavalcata quantomeno fino alla finale. E dalla voglia di ritrovare alcuni vecchi amici, stimati. «Il difensore più forte in circolazione? Sicuramente Chiellini. Non so se lo faccia apposta, ma quando mi incontra mi distrugge sempre. Con Bonucci invece puoi parlarci anche in mezzo al campo...».

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